Piccioni? Cosa fare?

[frank68]

Qualche anno fa sulle strade secondarie della mia provincia (magari anche da altre parti, io ho l'esempio della mia) c'erano dei cartelli che dicevano: "Automobilisti, non uccidete il riccio acerrimo nemico della vipera".
Ora, come giustamente si è detto, sparando ad animali selvatici si passano guai seri. Ma se sparo ad una vipera o ad una biscia d'acqua (presentissime in ogni corso d'acqua, stagno o palude) visto che si chiede di evitare di uccidere ricci per la ragione che loro stessi si "pappano" le vipere, scommettiamo che la protezione animali avrebbe da ridire? Mah.....

[amedeo]

... Frank, avrebbero comunque e sempre da ridire ... non mi meraviglierei se, in un futuro non molto lontano, venisse vietata la vendita di insetticidi per salvaguardare l'incolumità di mosche e zanzare ...


... personalmente penso che stiamo vivendo un momento di grande confusione ...

[frank68]

Amedeo sono pienamente d'accordo con te. Stiamo certamente vivendo un momento di grande caos.... è diventato veramente difficile anche solo riconoscere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
A volte basterebbe solo un pò di buonsenso; uccidere nutrie per ricavarne pellicce va bene, ucciderle per evitare che possano avvicinarsi e provocare problemi è stra-vietato. Vivo vicino ad un corso d'acqua e ho un bambino piccolo; dovendo scegliere tra tirare ad una nutria (o un ratto, una pantegana etc.) o rischiare che mio figlio venga avvicinato da qualcosa di nero e peloso.... beh, scelgo la prima. Senza falsi moralismi!

[Abram]

... personalmente penso che stiamo vivendo un momento di grande confusione ...

Diciamo pane al pane e vino al vino. Confusione è l'incapacità di trasformare in decisioni logiche e coerenti le sensazioni. Qui si tratta invece di ipocrisia e tornaconto socio-politico. In altre parole assumo decisioni illogiche pur di tenermi buono chi potrebbe crearmi più fastidi di altri che hanno un peso socio-politico minore o sono meno organizzati per metterlo in atto. E il tutto ben condito di ignoranza del problema e dei possibili risvolti presenti e futuri.
Quando la demagogia prende il sopravvento sulla preparazione culturale è poco ma sicuro che prima o poi creerà danno anche sul versante che si voleva giustamente proteggere.
Vogliamo parlare della proliferazione dei cinghiali che arano interi campi di patate o che scendono nei centri abitati in cerca di cibo?
Vogliamo parlare delle liberazioni di cervi in aree popolate dal capriolo con la conseguenza che questo ha visto invaso il suo habitat da una specie dominante? O delle oasi protette (ma regolarmente aperte al turismo "culturale") dove le specie stanno calando a vista d'occhio perché disturbate anche nel delicato momento della riproduzione?
Eppure in queste non si caccia, con buona pace della solita Brambillona.
Io non sono cacciatore, non lo sono mai stato, ma se vedessi uno sparare a una nutria o a un altro nocivo state pur sicuri che non ne farei un problema semplicemente perché l'autore avrebbe tutta la mia solidarietà per il coraggio di aver compiuto un atto meritorio per la salvaguardia del territorio e della fauna in genere.
Ciao.

[exio1691]

... personalmente penso che stiamo vivendo un momento di grande confusione ...

Diciamo pane al pane e vino al vino.......

omissis
...... , ma se vedessi uno sparare a una nutria o a un altro nocivo state pur sicuri che non ne farei un problema semplicemente perché l'autore avrebbe tutta la mia solidarietà per il coraggio di aver compiuto un atto meritorio per la salvaguardia del territorio e della fauna in genere.
Ciao.

[frank68]

Parole sacrosante, come al solito Ennio.
Il tuo discorso è pienamente condivisibile, d'altronde viviamo in un Paese che tutela ad oltranza gli interessi di questa o quella lobby, dove a seconda di come cambia il vento, cambiano le visioni e soprattutto le Leggi.
Voglio fare un esempio: premesso che anch'io non sono cacciatore e non nutro nè amore nè odio verso questa attività, mi piacerebbe scommettere che se prima o dopo dovesse andare al potere colui il quale ha amicizie o parentele con produttori di armi o munizioni o comunque interessi alla proliferazione dell'attività di caccia, tale attività venatoria diventerebbe di gran moda, con stagioni di caccia insolitamente lunghe e Leggi certamente più permissive e a maglie decisamente più "larghe".
Sfido qualunque benpensante parruccone a non tirare una pietra in testa ad un topone da 5 kg. se se lo trova a mezzo metro di distanza..... perchè fare demagogia e falsi moralismi?

[Chiwawa]

.....
Qui si tratta invece di ipocrisia e tornaconto socio-politico. In altre parole assumo decisioni illogiche pur di tenermi buono chi potrebbe crearmi più fastidi di altri che hanno un peso socio-politico minore o sono meno organizzati per metterlo in atto. E il tutto ben condito di ignoranza del problema e dei possibili risvolti presenti e futuri.
Quando la demagogia prende il sopravvento sulla preparazione culturale è poco ma sicuro che prima o poi creerà danno anche sul versante che si voleva giustamente proteggere.
.....

Concordo nella maniera più assoluta!!!

[Aquilante]

Parole sacrosante, come al solito Ennio.
Il tuo discorso è pienamente condivisibile, d'altronde viviamo in un Paese che tutela ad oltranza gli interessi di questa o quella lobby, dove a seconda di come cambia il vento, cambiano le visioni e soprattutto le Leggi.
Voglio fare un esempio: premesso che anch'io non sono cacciatore e non nutro nè amore nè odio verso questa attività, mi piacerebbe scommettere che se prima o dopo dovesse andare al potere colui il quale ha amicizie o parentele con produttori di armi o munizioni o comunque interessi alla proliferazione dell'attività di caccia, tale attività venatoria diventerebbe di gran moda, con stagioni di caccia insolitamente lunghe e Leggi certamente più permissive e a maglie decisamente più "larghe".
Sfido qualunque benpensante parruccone a non tirare una pietra in testa ad un topone da 5 kg. se se lo trova a mezzo metro di distanza..... perchè fare demagogia e falsi moralismi?

Quotando quanto evidenziato, vuoi sapere la risposta alla tua domanda? Eccola qui: "perchè siamo in Italia"!!!!

[amedeo]

... anch'io, Frank, quoto con quanto hai scritto ...


... magari, a trovarlo un candidato così ....


.... poi, però, come al solito ci sarebbe una parte dell'Italia buonista che, con la paura di un proliferare delle armi, farebbe cambiare l'dea anche al più deciso dei candidati ...

... è un libro già letto ... ... è il cane che cerca continuamente di mordersi la coda ...


... spero di non trovarmi mai davanti ad una nutria, ma se ciò dovesse avvenire prego di avere almeno la disponibilità di una pietra da cinque Kg. a portata di mano ...

[Aquilante]

A proposito di nutrie.
Leggetevi questo (specie l'ultima parte) http://www.uniurb.it/giornalismo/lavori ... nutria.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
ma sparargli...

[frank68]

A proposito di nutrie.
Leggetevi questo (specie l'ultima parte) http://www.uniurb.it/giornalismo/lavori ... nutria.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
ma sparargli...

Incredibile.... sapevo anche io di queste "iniziative" di alcuni enti locali per risolvere questi problemi.
Ma l'ultima parte mette i brividi, non tanto per la sorte delle nutrie quanto più per la fine che fanno.....

[robertino]

per frank68
d' accordo a sparare alla nutria se si presenta come pericolo, in disaccordo per la biscia, se questa non è velenosa, in quanto fa sempre parte di una catena alimentare (lasciamola al riccio).

[frank68]

Certo Robertino, il mio era solo un'esempio per far capire i nonsensi che, spesso e volentieri, costellano il nostro quotidiano. La biscia era solo un mio esempio, lampante se vuoi, per stimolare il senso di repellenza che gli esseri viscidi e striscianti provocano, solitamente, all'essere umano.

[Abram]

per frank68
d' accordo a sparare alla nutria se si presenta come pericolo, in disaccordo per la biscia, se questa non è velenosa, in quanto fa sempre parte di una catena alimentare (lasciamola al riccio).

Sono assolutamente d'accordo con te, Roberto. La natura ha una capacità eccezionale di autoregolarsi e ogni intervento, sia di prelievo che d'immissione va attentamente valutato.
Alla stessa maniera va regolamentata la caccia in modo razionale.
Solo gli imbecilli (e tra gli pseudo ecologisti-animalisti-verdognoli ce ne sono parecchi) credono di risolvere il problema proibendo tutto o consentendo tutto (agli altri però; per loro c'é sempre una deroga non scritta).
La biscia comune, come tanti altri animali, fa parte dell'ecosistema e va lasciata stare anche se può fare ribrezzo.
Ben diverso il discorso di paracadutare vipere in zone normalmente non presenti. Oltre al pericolo per l'uomo e l'impreparazione dei medici locali a diagnosticare l'eventuale morso, entrano in competizione con le specie autoctone e solo Dio sa come andrà a finire.
Ma il caso più eclatante è quello delle volpi: si limitano i prelievi e le associazioni cacciatori fanno immissioni di lepri ma gli ecologisti immettono anche le volpi (che se ne cibano, almeno nei loro habitat naturali). E questo è già un controsenso.
Solo che le volpi, come scrisse Fedro, non sono sceme come certi ecologisti e non corrono su e giù dietro a una lepre se ci sono pollai a portata di scampagnata con tutta la famigliola.
Provate a chiedere a mio cognato che nel giro di 3 intrusioni ci ha rimesso 70-75 animali tra polli, anatre e tacchini. E le autorità? Molto dispiaciute.
Adesso ha un pollaio che sembra Forte Knox ma anche la doppietta appesa al chiodo e.....carica. Manca solo una Gatling a puntamento infrarosso.
Ciao.

[frank68]

Come non darti ragione, Ennio?!
Questo dimostra la stupidità, come giustamente hai fatto notare, di ecologisti, verduzzi e compagnia danzante.
Per quel che penso è molto più nocivo inserire razze non autoctone in ambienti estranei. Penso ai siluri nei corsi d'acqua (il Po ne è invaso) ma c'è ancora qualcuno che si preoccupa di gridare al lupo quando si pensa di fare qualcosa per limitare i danni che queste specie creano ad un ecosistema non loro.
Come giustamente dice Aquilante: siamo in Italia....

[robertino]

per frank68 :
per abram :