bufera sulla vigilanza nei tsn
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bufera sulla vigilanza nei tsn
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q ... m62DrK3i46
I recenti fattacci di cronaca (tre donne uccise ed una quarta ferita) a Fidene hanno riportato alla ribalta un problema di sicurezza vecchio e mai risolto: cosa succede quando un'arma lascia l'armeria del tsn prima di arrivare alla linea di tiro se affidata ad una persona priva di titolo abilitativo ma in possesso dell'ordinaria "attestazione di idoneità al maneggio di armi" che i vari tsn rilasciano ordinariamente in vista di una successiva richiesta di porto d'armi per uso sportivo o ventorio.
Il problema non si pone per chi ha un titolo abilitativo e si presenta al poligono con arma e munizioni proprie: se uno ha cattive intenzioni ... le metterà in atto dove vuole. Però si tratta di persone che, almeno teoricamente, hanno un livello di affidabilità sufficiente per poter essere ritenute idonee al possesso di armi e munizioni. Qualche volta ci si sbaglia, ma nella stragrande maggioranza dei casi ... si riga dritto!
La persona in questione aveva sicuramente l'idoneità al maneggio, ma causa una serie di denunce ... il TAV l'ha sempre solo sognato; dunque niente arma e munizioni proprie.
Ora ... in segreteria si impegna la linea di tiro, si paga il dovuto e si lascia un documento di identità ; poi si ritira l'arma dalla adiacente armeria (arma e munizioni) e poi ci si avvia alla struttura che alloggia le linee di tiro.
Se una persona, priva di titolo abilitativo, non ha intenzioni maldestre .... paga, prende arma e munizioni e si avvia alla linea di tiro dove passerà sotto la responsabilità del direttore di tiro ma .....
beh .. se ha brutte intenzioni ... il tragitto tra armeria e linea di tiro si allunga e .... alla linea di tiro non arriverà proprio.
E così abbiamo una persona armata di tutto punto in giro per la città.
Nel caso specifico (ma è un problema comune a vari tsn) il parcheggio sembra essere interno alla struttura del tsn (immagini satellitari di google) .... va da sè che uno salta in macchina con arma e munizioni e ... beh quello che succederà è prevedibile!.
Prima il fattaccio e poi ci si pongono le domande ... ci siamo abituati che sia sempre così (poi che sia una frana piuttosto che una sparatoria ... cambia niente).
I recenti fattacci di cronaca (tre donne uccise ed una quarta ferita) a Fidene hanno riportato alla ribalta un problema di sicurezza vecchio e mai risolto: cosa succede quando un'arma lascia l'armeria del tsn prima di arrivare alla linea di tiro se affidata ad una persona priva di titolo abilitativo ma in possesso dell'ordinaria "attestazione di idoneità al maneggio di armi" che i vari tsn rilasciano ordinariamente in vista di una successiva richiesta di porto d'armi per uso sportivo o ventorio.
Il problema non si pone per chi ha un titolo abilitativo e si presenta al poligono con arma e munizioni proprie: se uno ha cattive intenzioni ... le metterà in atto dove vuole. Però si tratta di persone che, almeno teoricamente, hanno un livello di affidabilità sufficiente per poter essere ritenute idonee al possesso di armi e munizioni. Qualche volta ci si sbaglia, ma nella stragrande maggioranza dei casi ... si riga dritto!
La persona in questione aveva sicuramente l'idoneità al maneggio, ma causa una serie di denunce ... il TAV l'ha sempre solo sognato; dunque niente arma e munizioni proprie.
Ora ... in segreteria si impegna la linea di tiro, si paga il dovuto e si lascia un documento di identità ; poi si ritira l'arma dalla adiacente armeria (arma e munizioni) e poi ci si avvia alla struttura che alloggia le linee di tiro.
Se una persona, priva di titolo abilitativo, non ha intenzioni maldestre .... paga, prende arma e munizioni e si avvia alla linea di tiro dove passerà sotto la responsabilità del direttore di tiro ma .....
beh .. se ha brutte intenzioni ... il tragitto tra armeria e linea di tiro si allunga e .... alla linea di tiro non arriverà proprio.
E così abbiamo una persona armata di tutto punto in giro per la città.
Nel caso specifico (ma è un problema comune a vari tsn) il parcheggio sembra essere interno alla struttura del tsn (immagini satellitari di google) .... va da sè che uno salta in macchina con arma e munizioni e ... beh quello che succederà è prevedibile!.
Prima il fattaccio e poi ci si pongono le domande ... ci siamo abituati che sia sempre così (poi che sia una frana piuttosto che una sparatoria ... cambia niente).
Giulio
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Da me, titolo o meno, se noleggi, l'arma te la portano in linea, uno dei pochi abilitati allo scopo
Pure il sottoscritto, che ha anche fatto il direttore di tiro in quel poligono, mi conoscono e sanno che ne ho di mie, non avrei ragione per sottrarre l'arma a noleggio, non me la affidano.
Danilo
Pure il sottoscritto, che ha anche fatto il direttore di tiro in quel poligono, mi conoscono e sanno che ne ho di mie, non avrei ragione per sottrarre l'arma a noleggio, non me la affidano.
Danilo
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Stessa cosa a Varese. Si entra in possesso dell'arma NON propria SOLO sulla linea di tiro e sotto il controllo del direttore di tiro.
Ferruccio
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Ed è anche un discorso logico. Non avendo Un Porto d'armi non la può "portare" se non in linea di tiro.
Ennio
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Ho fatto il direttore di tiro un po' di anni fa. Ho sempre portato personalmente le armi, di coloro che non avevano il porto, sulla linea di tiro, presenziando l'attività della persona, e ho sempre riconsegnato de visu le armi ed eventuali munizioni non utilizzate all'armeria.
giuliano
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Mi fa piacere ricevere queste testimonianze che dimostrano organizzazione della sicurezza del trasporto delle armi all'interno dei tsn dove avete prestato o prestate servizio !
Avendo i classico TAv , è un problema che non mi sono praticamente mai posto, però i fatti di questi giorni mi hanno fatto riflettere.
Di sicuro quando ho fatto il maneggio le armi le trasportava in linea l'istruttore/direttore di tiro (cosa più che logica!), ma poi , comprata la prima arma, il problema non si è più posto.
E, ad essere franco, non ho più fatto caso alla cosa.
In altri tsn la distanza tra armeria e linea di tiro è talmente minima e priva di uscite non controllate a vista che , comunque, il problema non ci sarebbe a prescindere.
Rimango, pertanto, piuttosto perplesso da quanto accaduto al tsn di Roma, perchè , come i vostri interventi dimostrano, è tuttaltro che impossibile far arrivare l'arma dall'armeria alla linea di tiro in custodia a personale autorizzato del tsn stesso a prescindere dalle dimensioni del poligono .
E' possibile che , dato il prolungato periodo di frequentazione della struttura da parte del Campiti, lo stesso si fosse guadagnato una certa fiducia tale da allentare fortemente quella misura di sicurezza basilare adottata con coloro che si iscrivono per effettuare il maneggio e che come tali sono perfettamente sconosciuti. Certo è che quella fiducia è stata malamente tradita con effetti disastrosi. La videosorveglianza si è dimostrata ampiamente insufficiente.
Avendo i classico TAv , è un problema che non mi sono praticamente mai posto, però i fatti di questi giorni mi hanno fatto riflettere.
Di sicuro quando ho fatto il maneggio le armi le trasportava in linea l'istruttore/direttore di tiro (cosa più che logica!), ma poi , comprata la prima arma, il problema non si è più posto.
E, ad essere franco, non ho più fatto caso alla cosa.
In altri tsn la distanza tra armeria e linea di tiro è talmente minima e priva di uscite non controllate a vista che , comunque, il problema non ci sarebbe a prescindere.
Rimango, pertanto, piuttosto perplesso da quanto accaduto al tsn di Roma, perchè , come i vostri interventi dimostrano, è tuttaltro che impossibile far arrivare l'arma dall'armeria alla linea di tiro in custodia a personale autorizzato del tsn stesso a prescindere dalle dimensioni del poligono .
E' possibile che , dato il prolungato periodo di frequentazione della struttura da parte del Campiti, lo stesso si fosse guadagnato una certa fiducia tale da allentare fortemente quella misura di sicurezza basilare adottata con coloro che si iscrivono per effettuare il maneggio e che come tali sono perfettamente sconosciuti. Certo è che quella fiducia è stata malamente tradita con effetti disastrosi. La videosorveglianza si è dimostrata ampiamente insufficiente.
Giulio
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Con riferimento ai fatti di Roma consiglio questo video
https://youtu.be/RyZY2qyI3X0
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Moltissime Grazie, viggi !
Beh ... confermate le mie perplessità!
Non c'è nulla da aggiungere ... chiarissima come testimonianza.
Che vengano presi drastici provvedimenti verso quel tsn ... appare scontato.
Mi auguro che non sia l'occasione per l'ennesimo super giro di vite nei confronti di tutti i tsn: se in quello le cose erano fatte con molta (eccessiva!) approssimazione ... non significa che si possa fare di tutte le erbe un fascio!
In quelli che ho avuto occasione di frequentare di sicuro non è sufficiente pagare e dare un documento di riconoscimento per avere arma e munizioni; niente affatto!
Non fosse altro che per una regola fondamentale che permette il trasporto d'armi solo ad aventi titolo (tav, porto d'armi per difesa personale, licenza di caccia) ed il porto solo in linea di tiro; con il solo certificato di maneggio l'autorizzazione al porto è limitato alla sola linea di tiro (quindi sotto la supervisione del direttore di tiro), ma il trasporto da armeria a linea di tiro può avvenire solo con personale dotato , almeno, di titolo abilitativo (preferibilmente però con qualifiche di direttore di tiro).
Naturalmente il ritorno in armeria dell'arma (con o senza munizioni non sparate) segue una procedura del tutto analoga.
Beh ... confermate le mie perplessità!
Non c'è nulla da aggiungere ... chiarissima come testimonianza.
Che vengano presi drastici provvedimenti verso quel tsn ... appare scontato.
Mi auguro che non sia l'occasione per l'ennesimo super giro di vite nei confronti di tutti i tsn: se in quello le cose erano fatte con molta (eccessiva!) approssimazione ... non significa che si possa fare di tutte le erbe un fascio!
In quelli che ho avuto occasione di frequentare di sicuro non è sufficiente pagare e dare un documento di riconoscimento per avere arma e munizioni; niente affatto!
Non fosse altro che per una regola fondamentale che permette il trasporto d'armi solo ad aventi titolo (tav, porto d'armi per difesa personale, licenza di caccia) ed il porto solo in linea di tiro; con il solo certificato di maneggio l'autorizzazione al porto è limitato alla sola linea di tiro (quindi sotto la supervisione del direttore di tiro), ma il trasporto da armeria a linea di tiro può avvenire solo con personale dotato , almeno, di titolo abilitativo (preferibilmente però con qualifiche di direttore di tiro).
Naturalmente il ritorno in armeria dell'arma (con o senza munizioni non sparate) segue una procedura del tutto analoga.
Giulio
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Come diceva il cartello al bar"per colpa di qualcuno,non si fa credito a nessuno",il giro di vite ai tsn,non tarderà ad arrivare .Come è stato a Lonato il 9 Novembre quando un ex parà è entrato in armeria e si è fatto dare una pistola per acquistarla..ma in tasca aveva già le munizioni e ha caricato l'arma.Bloccato e ammanettato.Adesso nelle armerie (almeno in Brescia e Provincia)c'è un cartello all'ingresso che dice di esibire il porto d'armi,prima di vedere qualsiasi arma!
- Danilo66
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Ma siete sicuri che non si possa fare il trasporto ALL'INTERNO DEL TSN senza titolo specifico?
Cambia poco in questo contesto, dato che ci sono ben altri e più pesanti aspetti.
Danilo
Cambia poco in questo contesto, dato che ci sono ben altri e più pesanti aspetti.
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
la regola è quella, se non hai il titolo abilitativo, puoi utilizzare l'arma solo nelle postazioni di tiro, e con la supervisione di una persona abilitata come istruttore/direttore
che ce voi fa'... so' fatto così!
Claudio
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2016/17 => 1° AD - 1°BD - 1°C10A - 2°P10
2017/18 => 1°AD - 1°BD - 1°C10A
2018/19 => 1°AD - 1°C10A - 1°CU - 2°BD - 3°C10A
il mio laboratorio
Claudio
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Se non sapete cosa fare in questo momento...
https://www.youtube.com/live/NfOOqeku-Iw?feature=share
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- giga65
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Mah , Danilo, il presidente del tsn che frequento ormai da qualche anno (ed è avvocato ) ci spiegava che gli spazi di collegamento (corridoi interni, atrio, bar, ecc..) dei vari stand di tiro sono considerati spazi pubblici a tutti gli effetti e da lì il divieto assoluto di "portare" qualsiasi arma (carica o scarica che sia); anche se si ha il titolo abilitativo ... l'arma deve restare rigorosamente all'interno della valigetta o della custodia ; diversamente potrebbe essere contestato il porto abusivo. Ovviamente il divieto non vale per le FFOO in servizio (quindi in divisa).
Il neoiscritto (ma potrebbe essere una persona a cui NON è mai stato rilasciato il titolo abilitativo) dotato di solo certificato di maneggio è abilitato solo al porto in linea di tiro quindi sotto la supervisione del direttore di tiro, ma non al trasporto che deve essere fatto o da personale della struttura (solitamente tutti abilitati con qualifiche di direttori di tiro come minimo) oppure da qualcuno che ha almeno il tav (che diventa responsabile anche per pochi secondi o minuti del trasporto).
Ricordo, infatti, un'occasione in cui accompagnai un amico che non aveva ancora il tav (ma aveva già il maneggio in un altro tsn e lo dovette esibire) che noleggiò una carabina a fuoco (io sparavo con il mio .308 nella linea a fianco) e per far arrivare la carabina dall'armeria alla linea di tiro (parliamo di meno di 10metri che però attraversano l'atrio del poligono) consegnarono a me la carabina per farla arrivare in linea (e viceversa per il ritorno in armeria alla fine della sessione).
Ricordo anche che per consentire operazioni di pulizia arma lunga o per effettuare il break-in di una carabina venne creato un collegamento diretto (apertura con porta tagliafuoco) tra linee di tiro e saletta manutenzione armi proprio per evitare il transito attraverso l'atrio con l'arma scarica (porto).
Di primo acchito sembra tutto eccessivo, però , ragionando in linea di diritto, ci sta perfettamente perchè impedisce a priori l'impossessarsi di arma e munizioni a meno di un tentativo di aggressione verso chi sta trasportando, ma a quel punto , prima che l'arma possa essere estratta da custodia o valigetta , caricata e resa operativa è estremamente probabile che lo scapestrato venga neutralizzato dal personale presente.
Nel caso del tsn di Roma ... non ci sono evidenze di tali "precauzioni", tuttaltro (stando al video) quindi l'impossessarsi di arma e munizioni e l'uso che ne sarebbe fatto era semplicemente affidato alla buona volontà della persona (se poi corrisponde al vero che si esce in strada uscendo dalla struttura per rientrare in un altro cancello che conduce alle linee ... beh .... robe da matti). E qui non sarebbe solo responsabilità di presidente e direttivo, ma anche di chi ha concesso le autorizzazioni (tenuto conto che non manca certo lo spazio entro il perimetro per , quantomeno, evitare che una persona esca armata dalla struttura senza un minimo di sorveglianza effettiva).
Giulio
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Nel tsn che frequento abbiamo 10 linee per arma lunga e 8 linee per arma corta. Quando c'è il pienone, e capita abbastanza spesso, il DT, che normalmente è uno solo, ha il suo bel daffare per gestire e controllare tutti questi tiratori. A questo si aggiunga il controllo di chi noleggia le armi. Posso assicurarvi che si arriva a fine turno abbastanza stanchi e provati e si ringrazia il cielo se è andato tutto bene. Già, perché anche tra quelli che hanno il TAV, o il porto da caccia piuttosto che quello da difesa ci sono i fenomeni che una ne pensano e dieci ne fanno ( di disastri). Armi scoppiate, ricariche sbagliate, colpi esplosi involontariamente credendo l' arma scarica, carabine messe a raffreddare col colpo in canna, etc. etc. In più di dieci anni come DT e Istruttore UITS ne ho viste di cotte e di crude. Detto questo con un po' di buona volontà si possono gestire le armi a noleggio senza correre particolari rischi. mettendo le armi a noleggio presso il DT che provvede a distribuirle direttamente sulla linea di tiro agli utenti. Per fare questo però un DT solo non basta, serve almeno l' aiuto di un' altro DT ma qui ci scontriamo con la cronica carenza del personale.
Un pò di roba ad aria ed a fuoco.
- Abram
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Va bene tutto, ma se non c'é sufficiente personale per garantire sicurezza si limita il numero degli accessi o, ultima ratio, si chiude baracca e burattini. Magari potrebbe essere un segnale per i tiratori, che per potersi divertire c'é bisogno anche di tirarsi su le maniche.
Ennio
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Re: bufera sulla vigilanza nei tsn
Permettetemi questa e poi non rompo più le scatole
Le cose che ho scritto precedentemente non hanno alcuno scopo di "processo mediatico" al tsn di Tor di Quinto, alla sua gestione o cosa altro. Se e quali fossero , se ci fossero, responsabilità o negligenze o insufficienze nella struttura lo stabiliranno le indagini e , successivamente e sempre eventualmente, la magistratura .
Piuttosto non posso nascondere una , penso, legittima preoccupazione per ulteriori restrizioni generalizzate anche per quelle strutture sparse per il territorio nazionale che applicano da sempre procedure cautelative e nelle quali eventuali problemi più o meno grossi si sono verificati nella più totale impossibilità di evitarli e dipendenti esclusivamente da comportamenti inconsulti o autolesionistici da parte dei frequentatori con o senza titoli abilitativi.
Alludo agli incidenti provocati da imperizia nella ricarica o nel maneggio dell'arma piuttosto che ai suicidi sulla linea o nei locali adiacenti: cose di questo genere sono totalmente fuori dal controllo del personale del tsn ed in particolare dei vari direttori di tiro.
Quanto alle responsabilità che il direttore di tiro ha nell'esercizio delle sue funzioni .... beh non si può che ringraziare, ringraziare e ancora ringraziare; effettivamente arrivare in fondo al turno di servizio senza problemi è una bella impresa e dipende solo in parte dalla vigilanza ma molto di più dalla fortuna di avere in linea gente cosciente e consapevole. Personalmente non ho mai minimamente pensato di offrirmi per quel ruolo!
Non parliamo poi dei presidenti di tsn che , spesso e volentieri, tra cercare di mantenere efficienti le strutture, reperire il personale, far quadrare i conti ecc... fanno i salti mortali come molti imprenditori, artigiani e commercianti e , ovviamente, col peso della responsabilità in caso di incidente .
Speriamo bene!
Le cose che ho scritto precedentemente non hanno alcuno scopo di "processo mediatico" al tsn di Tor di Quinto, alla sua gestione o cosa altro. Se e quali fossero , se ci fossero, responsabilità o negligenze o insufficienze nella struttura lo stabiliranno le indagini e , successivamente e sempre eventualmente, la magistratura .
Piuttosto non posso nascondere una , penso, legittima preoccupazione per ulteriori restrizioni generalizzate anche per quelle strutture sparse per il territorio nazionale che applicano da sempre procedure cautelative e nelle quali eventuali problemi più o meno grossi si sono verificati nella più totale impossibilità di evitarli e dipendenti esclusivamente da comportamenti inconsulti o autolesionistici da parte dei frequentatori con o senza titoli abilitativi.
Alludo agli incidenti provocati da imperizia nella ricarica o nel maneggio dell'arma piuttosto che ai suicidi sulla linea o nei locali adiacenti: cose di questo genere sono totalmente fuori dal controllo del personale del tsn ed in particolare dei vari direttori di tiro.
Quanto alle responsabilità che il direttore di tiro ha nell'esercizio delle sue funzioni .... beh non si può che ringraziare, ringraziare e ancora ringraziare; effettivamente arrivare in fondo al turno di servizio senza problemi è una bella impresa e dipende solo in parte dalla vigilanza ma molto di più dalla fortuna di avere in linea gente cosciente e consapevole. Personalmente non ho mai minimamente pensato di offrirmi per quel ruolo!
Non parliamo poi dei presidenti di tsn che , spesso e volentieri, tra cercare di mantenere efficienti le strutture, reperire il personale, far quadrare i conti ecc... fanno i salti mortali come molti imprenditori, artigiani e commercianti e , ovviamente, col peso della responsabilità in caso di incidente .
Speriamo bene!
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