RIENTRATO ALLA BASE...
Primo contatto Carabina PCA
daisy 953 power line target pro
L'arma è venduta in una scatola di cartone che contiene anche una bustina con all'interno un manualetto istruzioni in inglese ed il caricatore da 5 colpi formato da una barretta di gomma siliconica con i buchi per i pellets in linea (foto 2), e che viene mossa dalla levetta di caricamento (bolt).
Se non si usa il caricatore a 5 colpi, si mantiene il caricatore monocolpo che arriva già inserito nella sede.
Dall'aspetto la carabina sembra solida, costruita con metalli “pesanti” e polimeri di buona”qualità, quindi l'effetto è da arma vera e non da giocattolo.
Prendendola in mano l'impressione di solidità aumenta, ed il peso di circa tre chili si apprezza.
Imbracciando la carabina si ha una buona sensazione di bilanciamento con il peso leggermente appoggiato in avanti, ma il calcio è vuoto, per cui si può modificare aggiungendo zavorra.
L'impugnatura a pistola è bene accentuata e ed il mirino ha le solite fibre ottiche rosso-verde, la tacca di mira posteriore è fissata sulla scina da 11 mm con due bulloncini e il mirino anteriore è fissato sulla volata con un grano.
La maneggevolezza, il peso la dimensione e le quote di imbracciata mi ricordano molto la CZ 200
A questo punto provo a caricare e sparare.
Per inserire il piombino si deve arretrare il bolt che contemporaneamente arma la massa battente ed avrebbe anche fatto avanzare il caricatore da 5 colpi che non sto usando, l'operazione si fa agevolmente con il dito indice mantenendo il pollice sul calcio nella posizione di tiro, poi si appoggia il pallino nella sede e si rimanda in avanti la levetta che spinge nella culatta il piombo, il movimento della leva di armamento inizialmente ruvido, con pochi colpi si ammorbidisce e diventa fluido.
La sicura di sparo è posizionata sul ponticello del grilletto ed è manuale.
La carabina è una PCA come molte americane, ma non è una multi-pump da 3, 4, 5, 10 pompate... Basta afferrare la leva dalla maniglia (tipo winchester del film western) e tirarla fino a fine corsa, poi riportarla nella posizione originale, tutto questo solo una volta per tiro, come se si caricasse una springer a canna fissa ma con il movimento al contrario, e grazie alla lunghezza della leva stessa (foto 3) con uno sforzo nettamente inferiore.
Tutto è pronto, calciolo alla spalla, traguardo il mirino e grazie alla mia giovane età, non riesco a tenere a fuoco il bersaglio e il mirino (smonterò la tacca e monterò l'ottica), comunque tiro il grilletto...
Il movimento del grilletto in due tempi è un po' ruvido, ma con pochi tiri si scioglie e diventa fluido, il meccanismo diretto di sgancio si sente, ma è leggero (deve contrastare solo la piccola molla della massa battente che viene armata con lo sforzo di un dito) e credo si possa anche migliorare.
Il rumore dello sparo è nettamente inferiore a quello della pistola HW40, la velocità del pelle a sensazione è vicina a quella limite per le libera vendita, il manuale parla di 490 feet/sec quindi sui 160 metri al secondo ci dovremmo essere...
In conclusione la carabinetta americana mi piace, dà un feeling immediato, le reazioni di una PCP e la praticità di una springer, ma con meno impegno fisico.
Montata un'ottica e regolata grossolanamente, ho fatto qualche rosata in appoggio anteriore, con i soliti 5 colpi a 15 metri, per vedere quale pallino mastica meglio e la precisione appena sballata, senza neanche pulire la canna mi pare buona...
Una piccola interferenza con la posizione in appoggio anteriore, viene dalla leva di caricamento che sporge di circa mezzo centimetro dalla parte inferiore dell'astina, e quindi potrebbe far inclinare lateralmente al momento dello sparo, ma con un paio di spessori in gomma si elimina il problema...
