si trovano cose che penso siano interessanti per i bottinari.
http://www.armiestrumenti.com/blog/" onclick="window.open(this.href);return false;
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P. O'Brian
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Re: Sito interessante
Messo subito tra i preferiti!
Specie la parte della fabbricazione delle lame, è molto interessante!
Grazie Tri.ma!
Specie la parte della fabbricazione delle lame, è molto interessante!
Grazie Tri.ma!
I miei gioielli:
HW 977 ottica: Konuspro 6-24x44
CZ 200S ottica: Nikko Nighteater 6-24x56
(kittata Rowan Engeneerig)
Crosman 1377C American Classic ottica: Burris 2-7x32
"Gatto" (Felis Silvestris Catus) rigorosamente full ... sempre affamato, per il Pest-Control ottica: visore notturno alta definizione B/N
Ex:
Stoeger X20 (ceduta)
Benjamin Marauder 4.5 (ceduta)
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Re: Sito interessante
lo segnalo a knifemaker
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- HW 977k depo (Nikko 4-12x42)
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Re: Sito interessante
Eccellenti contenuti, articoli scritti da gente "sul pezzo". Da conservare
Sergio
- tri.ma
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Re: Sito interessante
interessante la parte download con le tabelle di ricarica delle varie polveri, che alle volte sono un incognita e la sperimentazione personale potrebbe portare ad errori anche "consistenti".
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Re: Sito interessante
Tri.ma bel link ;ho letto gli articoli relativi alla costruzione della forgia e del coltello...........veramente ben fatti.
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Re: Sito interessante
Il sito mi era già noto, ma quest'articolo mi era sfuggito : a Michele per averlo segnalato !
Belle le immagini che permettono di capire cosa avviene durante l'utilizzo dei vari dies ; chiare le procedure di regolazione.
Tuttavia .... sulla tecnica di ricalibrazione (sollevamento dello shell-holder di un paio di mm) ..... non sono molto d'accordo. La questione è ben più complessa e richiede la comprensione approfondita dei molteplici fattori che influiscono sul confezionamento della munizione finita.
Dalle prove che ho fatto direttamente sia con bossoli 9x21 che bossoli 9x19 è risultato che la caratteristica spanciatura (effetto clessidra) non dipende tanto dal bossolo impiegato (9x21 o 9x19) ma da una ricalibratura particolarmente stretta operata dal primo die ( io ho quelli della Lee): in pratica , non potendo prevedere quante volte un bossolo verrà riutilizzato, la scelta della Lee (ma anche di altri produttori di dies quali RCBS, Dillon, Redding, ecc...) è stata quella di "stringere" parecchio il colletto del bossolo (nel mio caso la quota esterna al colletto è di 9.45/9.46); in questo modo si garantisce un effetto "imbutitura" da parte della palla quando questa venga inserita.
Il risultato è una presa di palla molto efficace, ma al prezzo della gobbetta che si forma in corrispondenza della parte basale della palla: l'effetto clessidra appunto.
Alcuni si sono spesi in un mare di chiacchere sulla tensione radiale (la presa del colletto sulla palla); purtroppo molti di loro non riescono a distinguere tra una deformazione elastica, da una elasto-plastica, da una completamente plastica (diagramma carico/deformazione di materiale duttile) e ne conseguono affermazioni a dir poco tecnicamente scorrette.
Si sappia che la formazione della gobbetta indica, visivamente, di aver deformato il colletto del bossolo ben oltre il campo elasto plastico dell'ottone cartridge impiegato: infatti se si procede a togliere la palla col martello cinetico, si noterà che la deformazione del colletto del bossolo resta (deformazione permanente).
Il massimo della tensione radiale è sviluppabile spingendo la ricalibratura del colletto in campo elasto-plastico (siamo oltre il limite elastico, ma ancora distanti dal punto di rottura): il problema è che tale punto non è costante, ma si sposta verso la rottura man mano che il bossolo invecchia (incrudimento eccessivo).
Ciò non è bene per la durata del bossolo che, tra l'altro, incrudisce ad ogni sparo e ricalibrazione successiva diventando sempre più rigido e fragile (in alcuni casi arriva a fessurarsi e diventa del tutto inutilizzabile).
Nel caso di impiego in armi con camera di cartuccia non supportata (es. Glock), la ricalibrazione parziale può addirittura diventare un problema in quanto la base della camera di combustione del bossolo non viene riportata a quota: il risultato è che, alla lunga, l'estrattore si rompe (infatti il bossolo si incastra in camera di cartuccia invece di entrare e uscire secondo le tolleranze di fabbricazione delle munizioni).
Ad oggi l'unico produttore di dies per il 9x21 è la CH4D, ma essendo in acciaio e non in carburo di tungsteno, occorre lubrificare i bossoli.
Comunque, ad impiegare i dies classici con le regolazioni indicate nel foglio di istruzioni, funzionalmente non ci sono problemi, ma esteticamente la munizione è più o meno brutta: questo è innegabile.
P.S. Per quanto riguarda l'uso del factory crim die (quarto die)...... beh .....si tratta di un comodo correttore di quote che permette di camerare la munizione anche se confezionata in maniera poco ortodossa. Il problema tipico con le palle in lega (.356") è quello di correggere parzialmente la gobba ma al prezzo di allentare la presa del colletto sulla palla (il colletto deforma in maniera assai diversa dalla palla): non di rado la palla rischia di girare a mano indicando l'annullamento quasi totale della presa sulla palla da parte del colletto e ciò è assolutamente errato e pericoloso.
Chi ricarica con un po' di buona volontà e con sufficiente abilità nella regolazione dei dies, non ha bisogno del quarto die.
Belle le immagini che permettono di capire cosa avviene durante l'utilizzo dei vari dies ; chiare le procedure di regolazione.
Tuttavia .... sulla tecnica di ricalibrazione (sollevamento dello shell-holder di un paio di mm) ..... non sono molto d'accordo. La questione è ben più complessa e richiede la comprensione approfondita dei molteplici fattori che influiscono sul confezionamento della munizione finita.
Dalle prove che ho fatto direttamente sia con bossoli 9x21 che bossoli 9x19 è risultato che la caratteristica spanciatura (effetto clessidra) non dipende tanto dal bossolo impiegato (9x21 o 9x19) ma da una ricalibratura particolarmente stretta operata dal primo die ( io ho quelli della Lee): in pratica , non potendo prevedere quante volte un bossolo verrà riutilizzato, la scelta della Lee (ma anche di altri produttori di dies quali RCBS, Dillon, Redding, ecc...) è stata quella di "stringere" parecchio il colletto del bossolo (nel mio caso la quota esterna al colletto è di 9.45/9.46); in questo modo si garantisce un effetto "imbutitura" da parte della palla quando questa venga inserita.
Il risultato è una presa di palla molto efficace, ma al prezzo della gobbetta che si forma in corrispondenza della parte basale della palla: l'effetto clessidra appunto.
Alcuni si sono spesi in un mare di chiacchere sulla tensione radiale (la presa del colletto sulla palla); purtroppo molti di loro non riescono a distinguere tra una deformazione elastica, da una elasto-plastica, da una completamente plastica (diagramma carico/deformazione di materiale duttile) e ne conseguono affermazioni a dir poco tecnicamente scorrette.
Si sappia che la formazione della gobbetta indica, visivamente, di aver deformato il colletto del bossolo ben oltre il campo elasto plastico dell'ottone cartridge impiegato: infatti se si procede a togliere la palla col martello cinetico, si noterà che la deformazione del colletto del bossolo resta (deformazione permanente).
Il massimo della tensione radiale è sviluppabile spingendo la ricalibratura del colletto in campo elasto-plastico (siamo oltre il limite elastico, ma ancora distanti dal punto di rottura): il problema è che tale punto non è costante, ma si sposta verso la rottura man mano che il bossolo invecchia (incrudimento eccessivo).
Ciò non è bene per la durata del bossolo che, tra l'altro, incrudisce ad ogni sparo e ricalibrazione successiva diventando sempre più rigido e fragile (in alcuni casi arriva a fessurarsi e diventa del tutto inutilizzabile).
Nel caso di impiego in armi con camera di cartuccia non supportata (es. Glock), la ricalibrazione parziale può addirittura diventare un problema in quanto la base della camera di combustione del bossolo non viene riportata a quota: il risultato è che, alla lunga, l'estrattore si rompe (infatti il bossolo si incastra in camera di cartuccia invece di entrare e uscire secondo le tolleranze di fabbricazione delle munizioni).
Ad oggi l'unico produttore di dies per il 9x21 è la CH4D, ma essendo in acciaio e non in carburo di tungsteno, occorre lubrificare i bossoli.
Comunque, ad impiegare i dies classici con le regolazioni indicate nel foglio di istruzioni, funzionalmente non ci sono problemi, ma esteticamente la munizione è più o meno brutta: questo è innegabile.
P.S. Per quanto riguarda l'uso del factory crim die (quarto die)...... beh .....si tratta di un comodo correttore di quote che permette di camerare la munizione anche se confezionata in maniera poco ortodossa. Il problema tipico con le palle in lega (.356") è quello di correggere parzialmente la gobba ma al prezzo di allentare la presa del colletto sulla palla (il colletto deforma in maniera assai diversa dalla palla): non di rado la palla rischia di girare a mano indicando l'annullamento quasi totale della presa sulla palla da parte del colletto e ciò è assolutamente errato e pericoloso.
Chi ricarica con un po' di buona volontà e con sufficiente abilità nella regolazione dei dies, non ha bisogno del quarto die.
Giulio