Due quesiti ittici per siciliani.
Moderatore: Carlo5
- Paolo Esse
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Due quesiti ittici per siciliani.
Primo quesito: su parecchie latte di acciughe salate provenienti dalla provincia di Palermo, trovo spesso la dicitura "acciughe alla carne" oppure "acciughe alla vera carne". Che significa?
Secondo quesito: fino a qualche anno fa riuscivo a trovare la buzzonaglia di tonno (di cui sono particolarmente appassionato), prodotta in Sicilia da Coalma. Attualmente trovo solo quella calabrese, decisamente più soft e meno "selvatica". E' solo un fatto di distribuzione, è ancora possibile trovare la versione sicula (quella nella banda stagnata, non quella fighetta in barattoli di vetro)?
Secondo quesito: fino a qualche anno fa riuscivo a trovare la buzzonaglia di tonno (di cui sono particolarmente appassionato), prodotta in Sicilia da Coalma. Attualmente trovo solo quella calabrese, decisamente più soft e meno "selvatica". E' solo un fatto di distribuzione, è ancora possibile trovare la versione sicula (quella nella banda stagnata, non quella fighetta in barattoli di vetro)?
P.
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Re: Due quesiti ittici per siciliani.
la spiegazione qui: http://www.90011.it/articolo.asp?idnotizia=2454Paolo Esse ha scritto:Primo quesito: su parecchie latte di acciughe salate provenienti dalla provincia di Palermo, trovo spesso la dicitura "acciughe alla carne" oppure "acciughe alla vera carne". Che significa?
un tempo la buzzonaglia era considerata cibo dei poveri in quanto scarto di lavorazione del pregiato tonno sott'olio,Paolo Esse ha scritto:fino a qualche anno fa riuscivo a trovare la buzzonaglia di tonno (di cui sono particolarmente appassionato)
adesso costa anche di più del tonno a tranci:http://www.italia-cibo.com/buzzonaglia- ... oalma.html
- Paolo Esse
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Re: Due quesiti ittici per siciliani.
Grazie per le informazioni.
E grazie anche per lo Sfincione alla Baariota, che ho riprodotto più volte ed è ormai diventato un classico della mia cucina estiva. Anzi, dirò di più: in insospettabili palazzi nobiliari genovesi, il tuo sfincione tende ad essere preferito alla classica "fugassa", e con questo ho detto tutto.
E grazie anche per lo Sfincione alla Baariota, che ho riprodotto più volte ed è ormai diventato un classico della mia cucina estiva. Anzi, dirò di più: in insospettabili palazzi nobiliari genovesi, il tuo sfincione tende ad essere preferito alla classica "fugassa", e con questo ho detto tutto.
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Re: Due quesiti ittici per siciliani.
mi ha tolto le parole di bocca...il quesito te lo deve spiegare un langarolo...
Le acciughe, che poi sono diventate la base per un noto piatto piemontese di tradizione popolare la bagna caouda, erano un po' la scusa per contrabbandare il sale ad es. tra la liguria e il piemonte passando l'appennino
In pratice mettevano qualche acciuga poi un Kg di sale e poi poche acciughe e così via...
La legge obbligò quindi, per evitare il contrabbando del sale, a riempire le latte con le acciughe facendone toccare le carni
Le acciughe, che poi sono diventate la base per un noto piatto piemontese di tradizione popolare la bagna caouda, erano un po' la scusa per contrabbandare il sale ad es. tra la liguria e il piemonte passando l'appennino
In pratice mettevano qualche acciuga poi un Kg di sale e poi poche acciughe e così via...
La legge obbligò quindi, per evitare il contrabbando del sale, a riempire le latte con le acciughe facendone toccare le carni
- Paolo Esse
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Re: Due quesiti ittici per siciliani.
Conosco bene la tua zona: l'ho frequentata, e la frequento, per motivi squisitamente culturali: l'arte, il paesaggio, le colline (e i tajarin, il vino, i tartufi)WhiteYeti ha scritto:mi ha tolto le parole di bocca...il quesito te lo deve spiegare un langarolo...
E conosco anche bene i traffici degli acciugai diretti in val Varaita. Ma mi sfuggiva la definizione "alla carne", che ora mi è decisamente più chiara.
In ogni caso, se sei piemontofono come me, sappi che si scrive "bagna caoda", e la "o" di "caoda" si legge "u" (come ovviamente saprai).
P.
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Re: Due quesiti ittici per siciliani.
non c'è di chè!Paolo Esse ha scritto:grazie anche per lo Sfincione alla Baariota, che ho riprodotto più volte ed è ormai diventato un classico della mia cucina estiva.
è tutto descritto nel link che avevo postato...WhiteYeti ha scritto:il quesito te lo deve spiegare un langarolo...
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Re: Due quesiti ittici per siciliani.
lo so ma volevo simulare il vero carattere da usare eche non ho sulla tastiera, per come vedo io la scrittura piemontese, non è nemmeno quello che hai usato tu ma una lettera particolare che è una o con il cappelletto sopraPaolo Esse ha scritto:WhiteYeti ha scritto: In ogni caso, se sei piemontofono come me, sappi che si scrive "bagna caoda", e la "o" di "caoda" si legge "u" (come ovviamente saprai).
il problema è che non ci si è mai messi daccordo su come si debba scrivere il piemontese che vista la natura popolare è stato sempre tramandato oralmente - non c'è perciò un modo "giusto" accettato da tutti
Figurati che per lavoro sono stato a stretto contatto con un grande esperto/ricercatore della cultura musicale piemontese e lui faceva parte di quelli che "scrivono il piemontese in italiano" cioè in modo da far uscire fuori la pronuncia giusta leggendolo in italiano (non riesco a spiegarmi meglio) ma riconosceva che ci sono almeno altri due modi di scrivere questa lingua.
Se leggi questi, vedi che le scuole di pensiero sono molte al riguardo, comunque scrivila come ti pare "la bagna" (vedrai che la scrivono almeno in 4 modi) ma se la mangi il giorno dopo ti stanno tutti lontano di sicuro
http://www.piemonteis.com/grammatica-pi ... ntese.html" onclick="window.open(this.href);return false;
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_piemontese" onclick="window.open(this.href);return false;
tu hai seguito il concetto qui sotto...ma che poi come vedi viene anche "rinnegato" facilmente
il suono o aperto compare solo in sillaba tonica, ed è scritto ò; la o
chiusa (accentata e non accentata) si è chiusa ancor di più diventando
/u/. La u si legge ü (scusate per l'approssimazione della grafia
fonetica). Di conseguenza non esiste più, nel piemontese standard, il
suono ó.
Solitamente il dittongo /au/ si scrive au; è più corretto dal punto di
vista etimologico, e non c'è pericolo di confusione col dittongo aü, che
in piemontese non esiste. Così il Gribàud(*), che ha il dittongo nel
cognome.
Una certa incoerenza si trova invece nel Brero, che nella sua
Grammatica(**) usa càoda, nel Vocabolario(**) càuda. Ad ogni buon conto,
nel suo libro di ricette(****) descrive la preparazione della Bagna
càuda.
- Paolo Esse
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Re: Due quesiti ittici per siciliani.
Su questo non ci sono dubbiWhiteYeti ha scritto: ma se la mangi il giorno dopo ti stanno tutti lontano di sicuro
In ogni caso, ho dato un'occhiata al Neuv Gribàud, ed in effetti riporta la grafia "càuda". Strano, visto che "calor", che si pronuncia con la "u", è invece scritto con la "o".
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Re: Due quesiti ittici per siciliani.
alè perchè as sun nen 'ncura butase d'acord!
(per i non piemontesi: è perchè non si sono ancora messi d'accordo)
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