Ribadisco quanto già affermato (da me) più volte :
CHI ha
realmente combattuto i fenomeni criminali organizzati NON è mai morto di vecchiaia!
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fanno parte , purtroppo, di questa "regola".
Quanto all'affermazione di Falcone nell'immagine del primo post: assolutamente vero!
Non posso nemmeno nascondere il senso di
completo schifo che provo nell'osservare la "passerella" di figure "istituzionali" tipica di queste commemorazioni: applicando la "regola" di cui sopra .... appare evidente che , essendo vivi, hanno solo guardato gli altri combattere, ma loro hanno fatto ben poco se non coltivare la propria carriera "senza farsi male" e, oggi, prepararsi il dicorsetto commemorativo.
Facile fare i "servitori dello Stato" in quel modo.
Vero che la mafia è sempre stata molto efficiente nel "risolvere" i conti in sospeso, ma un magistrato valente "lasciato solo" ... è un bersaglio fin troppo facile!
In ogni caso, un bel discorsetto commemorativo e la coscienza è bella che lavata e pulita!
Quanto a sconfiggere la mafia (ma potrebbe essere 'ndrangheta, sacra corona o camorra) ... beh gran bel proposito ma totale utopia!
Se oggi non si ricorre più a "manifestazioni di forza" come quelle in cui furono massacrati Falcone, Borsellino e le loro scorte (e talvolta stretti familiari) è semplicemente perchè ...sono azioni economicamente controproducenti.
I fenomeni mafiosi (la mafia propriamente detta ne è solo un tassello) non sono mai stati così dilaganti come oggi , nè accennano a rallentare la corsa verso il massimo del potere rappresentato dal controllo concomitante di alta finanza e politica (dal livello più basso comunale fino al parlamento europeo).
Gli sporadici arresti non sono altro che fenomeni mediatici relativi a "rami secchi" o in via di diventare tali; giusto per motivare, agli occhi dei contribuenti, l'esistenza dell'imponente macchina investigativa/giudiziaria ed il relativo mantenimento.
Della serie "a pensar male si fa peccato ....ma ...."
