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Re: che moto hai?

Inviato: mercoledì 27 luglio 2022, 6:45
da WHO
Nei motorini la passione piu grande l ho avuta per il vespino
Il 50 special... che spettacolo ne ho avuto due..😍
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Re: che moto hai?

Inviato: mercoledì 27 luglio 2022, 8:54
da pippocz
La fase dei cinquantini non l'ho vissuta . Sono partito direttamente da questa Ducati 100 :

Re: che moto hai?

Inviato: mercoledì 27 luglio 2022, 9:02
da Strada
il 50 l'ho avuto dopo aver girato in pista con altre moto (125, 4004t e poi 250st), non l'ho scritto prima perchè l'avventura è durata "poco", ho avuto solo il torpeto della italjet da picciriddù, morto dopo che hanno bruciato uno stop, paradossalmente, lo scooter è finito nella vetrina di una officina moto (offina che poi l'ha riparata), io sono solo entrato nel parabrezza della macchina, danni io, tante botte ma nulla

Re: che moto hai?

Inviato: mercoledì 27 luglio 2022, 10:28
da cercla
:rolleyes:
a Roma, dove di ciao ne circolavano millemila, e davanti ai licei ne trovavi parcheggiati a centinaia...
si era sviluppato il gioco del tappo,
gioco al quale per iscriverti non dovevi fare altro che avere il ciao...
:wait:
il gioco funzionava così:
nel grande numero di ciao circolanti, ce ne erano alcuni che si erano persi il tappo del serbatoio...
e quando lasciavi il motorino parcheggiato, tornavi a riprenderlo e poteva succedere che ti avevano fregato il tappo,
allora mettevi in moto, partivi, e appena vedevi un altro ciao parcheggiato, gli fregavi a tua volta il tappo e te ne andavi...
il proprietario del ciao stappato a sua volta faceva lo stesso con un altro ciao parcheggiato...
:laugh:
la cosa bella di questo gioco, era che quando trovavi il serbatoio senza tappo, al massimo dicevi "ma li mortacci vostra, 'nartra vorta..." e non ti arrabbiavi, perchè fatti venti metri, trovavi un altro ciao parcheggiato, pronto per essere stappato...
:nod:
e grazie a questo gioco, in quegli anni, credo che la Piaggio a Roma, non abbia mai venduto un tappo di ricambio per il serbatoio del ciao...

:hahaha:

Re: che moto hai?

Inviato: mercoledì 27 luglio 2022, 15:25
da WHO
Ora che ci penso mi viene in mente che all'epoca di Ciao col tappo in sughero a Genova né vidi molti ...
Chi si ritrovava senza tappo e non sapeva approfittare del mercato..😂 non andava di certo a comprarlo...
si sa che il genovese è molto diciamo oculato....😂😂

Re: che moto hai?

Inviato: giovedì 28 luglio 2022, 11:00
da WHO
pippocz ha scritto: domenica 24 luglio 2022, 19:09 RAgazzi sono particolarmente felice di aver aperto questo argomento , mi piace moltissimo leggere le vostre storie motociclistiche!!! :happy: :happy: :happy: :happy:
grazie a te
Siamo tornati su dei ricordi emozionanti della nostra adolescenza
:cheers: :friends:

Re: che moto hai?

Inviato: mercoledì 3 agosto 2022, 13:14
da cercla
:rolleyes:
quasi una settimana che il post è fermo...
allora per mantenerlo vivo, ci aggiungo un altro dei miei ricordi...

buona lettura :cheers:

Motoricordi motoalpinismo


Sabato 13 maggio 2006,
pomeriggio, insieme a Guido e Angelo siamo venuti a casa di Gianfranco che ha appena ritirato dal concessionario la nuova BMW r1150r, ed approfittiamo dell’evento per farci un paio di birre beneauguranti, di cui sprecheremo anche un paio di gocce per bagnare la moto nuova.

Entriamo nel box dove troneggia al centro il bicilindrico bavarese, e mi va l’occhio su una panca dove c’è appoggiato un motosprint con le pagine mezze staccate, in copertina c’è l’immagine di una Beta monocilindrica che ricorda nelle forme le vecchie moto da trial trasformate per il motoalpinismo.

Il cervello parte da solo e va a pescare nei ricordi di trenta anni prima una situazione simile, e rivolgendomi agli amici dico: “ ragazzi, vi ricordate nel 75 quando per Natale a Gianfranco gli arrivò il motorino e stavamo nel suo garage per modificarlo… “ Pochi secondi e uno dopo l’altro focalizzano la situazione e cominciamo a raccontarci quello che successe, e tra un “…e vi ricordate…” ed un “…ma che ca**o dici?” ricostruiamo la storia sfottendoci e ridendo, tornando ragazzini come allora…

26 dicembre 1975, periodo delle vacanze scolastiche di fine anno, Gianfranco ha ricevuto in regalo per Natale il Ronco 21 della Malaguti, ultimo grido dei motorini da cross, io e Guido con i nostri Caballero e Angelo con il Malanca Country tutti comprati usatissimi, siamo un po’ invidiosi, ma anche contenti della motorizzazione del nostro amico.
ronco 21 malaguti.jpg
ronco 21 malaguti.jpg (8.26 KiB) Visto 669 volte
Nel garage di Gianfranco stiamo trafficando intorno al motorino nuovo per modificarlo e renderlo utilizzabile, perché come esce dalla fabbrica non cammina proprio, così mentre io lavoro di chiavi e giravite per eliminare qualche diaframma inutile, Angelo e Guido stanno discutendo della prova letta su Motociclismo della Montesa 247 Motoalpinismo, una moto da trial a cui sono stati montati il serbatoio più grande, la sella lunga e le pedanine per il passeggero.
Guido non ammette che una moto 250 vada forte solo come un 50, Mentre Angelo non capisce cosa si possa fare con una moto dove non si tiene sempre il gas tutto aperto,
Io nel frattempo sto saltellando in giro per il garage tenendomi un dito che mi sono schiacciato con la molla della marmitta, e “tiro moccoli” appunto come uno che si è appena schiacciato un dito.
Finito di modificare il motorino di Gianfranco, finalmente mettiamo in moto, pare che funzioni tutto bene, e andiamo a girare su un campetto da cross li vicino, dopo avere provato tutti il motorino nuovo, ci riteniamo soddisfatti di come và e Gianfranco se ne esce con un’idea delle sue:
“Si potrebbe provare a fare un po’ di motoalpinismo, sul monte sopra Sant’Oreste c'è una strada che porta al monastero e ci vanno solo a piedi o con i muli, noi possiamo provare a salirci con i motorini…”.

La decisione è presto presa, i soldi rimediati a Natale vanno investiti, perciò domani mattina andiamo a Portaportese a rimediare il necessario per accorciare i rapporti dei motorini e dopodomani assaltiamo il monte Soratte.

Il giorno dopo montiamo i nuovi rapporti...
sul mio caballero pignone da 11 e corona da 45 denti, al posto della coppia 14 – 37, e andiamo a provarli sul solito campetto, ma invece di correre e saltare, facciamo i formiconi, cioè giriamo tutta la pista guidando in piedi sulle pedane e tenendo sempre le ruote attaccate al terreno, e ci rendiamo conto che alcuni ostacoli è più facile superarli con un salto, che camminarci sopra seguendo la loro forma, specialmente se si tratta di gradini alti circa un metro che in discesa si saltano con un colpetto di acceleratore, mentre se non li salti ti cappotti in avanti...

La mattina dopo, ci troviamo tutti ben organizzati, tipo l'armata brancaleone, e seguendo la via Flaminia, percorriamo questi 35 km che ci portano al monte Soratte.

Con i rapporti normali, di solito viaggiamo su strada ad oltre 80 km orari, ma con questi rapporti corti, per evitare di far scoppiare i motori per i troppi giri, possiamo andare a circa 40 orari, e quando siamo passati per Rignano, due ragazzini su un ciao, ci sorpassano e ci fanno ciao...

Finalmente arriviamo a S.Oreste, un paese a mezza montagna, dove si arriva con la strada normale, ma almeno è in salita, e cominciamo ad apprezzare i rapporti corti...
Andiamo verso la montagna e ci cominciamo ad eccitare, qualche impennata inutile, un po' di rumore e siamo arrivati all'inizio della mulattiera, ci fermiamo a guardarla dal basso, è una stradina sterrata stretta e ripida...
qualche attimo di esitazione e Angelo parte, lo seguo a ruota e gli altri si accodano...
ci inerpichiamo su per la mulattiera, in piedi sulle pedane, con il torace vicino al manubrio.
C'è anche un po' di fango, la notte aveva piovuto, ma con qualche piede a terra, e i rapporti corti che permettono di ripartire bene anche su questa salita, in pochi minuti arriviamo alla fine del viottolo, e la salita si trasforma in un ampio pratone, quasi in piano, dove pascolano beatamente delle pecore, che disturbate dai motori si allontanano...

Per arrivare al monastero, dobbiamo attraversare il pianoro e prendere una seconda mulattiera che porta in cima al monte.

Ripartiamo in direzione del monastero, ma poi succede una cosa strana, le pecore che scappano al nostro avvicinamento, ci cambiano la prospettiva, e cominciamo a corrergli dietro, sgommando sul prato e lasciando dei solchi profondi, con le fontane di erba e fango che si alzano dalle ruote posteriori.
Acceleri con la prima, la ruota comincia a sparare fango verso gli altri, ma cammina appena, metti le altre marce, e stai quasi fermo, ma guardando dietro vedi una pioggia di fango che cade sugli altri, e all'improvviso, la pioggia di fango ti cade addosso, perchè qualcuno ti ha superato e ti riserva lo stesso trattamento che gli stavi facendo...

Pochi minuti di questo gioco, ed un pezzo di prato si è trasformato in un terreno arato, pronto per la semina...
Noi quattro scemi siamo ricoperti di fango ed erba, ci spostiamo sul viottolo, e messi i motorini sui cavalletti, continuiamo a tirarci manciate di fango, ridendo come pazzi...

Ma all'improvviso la scena cambia, da un boschetto lontano un trecento metri da dove siamo noi, è venuto fuori un tizio urlante, che corre verso di noi agitando un grosso bastone (che nei ricordi di un paio di noi era un fucile da caccia), e di fianco gli corrono due cani pastori maremmani, di quelli bianchi che sembrano pecore giganti, ma sono molto più cattivi...

Attimo di panico, ma reazione immediata, prima che i cani ci arrivassero addosso, eravamo saltati sui motorini e stavamo volando verso la mulattiera da dove eravamo arrivati, e che abbiamo percorso scendendo alla velocità della luce...

Una volta in salvo sull'asfalto, con una certa tranquillità, per non farci notare, abbiamo attraversato il paese e siamo tornati verso Roma...

Arrivati a casa, sembravamo statue di fango, per cui siamo andati a prendere un tubo di gomma, e fermi ad una fontanella, abbiamo dato una schizzata ai motorini e visto che c'eravamo, anche a noi...

Tutto sommato ci è andata bene, nessuno si e fatto male, e nonostante il lavaggio col tubo alla fontanella, nessuno si è ammalato, ed il giorno dopo abbiamo rimontato i rapporti normali, e siamo andati a far danni da qualche altra parte, tanto fino al 7 gennaio, quando avrebbero riaperto le scuole, c'era ancora da divertirsi...

KLAUS

Re: che moto hai?

Inviato: mercoledì 3 agosto 2022, 13:41
da Sonosardo
Grande Claudio e Grazie, a leggere quei nomi mitici : Caballero, Malaguti, Malanca, quanta sana nostalgia, d'altronde in quei tempi i soldini erano pochi e ci si doveva accontentare di quel poco che passava il convento. Il nostro gruppo invece era specializzato nel " grattare " i vespini 125 Primavera, a Cagliari li avevano in pochi, perché si potevano montare con una certa facilità nei cinquantini, e quei pochi che c'erano, sparivano misteriosamente :laugh: . Poi anche la Municipale decise di dotarsi di quei bellissimi vespini di un color blu acceso e un fantastico parabrezza con su stampigliato in bella mostra " Vigili Urbani ", ma ahimè, anche quelli fecero una brutta fine, si perché anche per loro il destino era segnato ( sparire per essere poi montato nei Nostri vespini ). E la domenica era destinata a sciorare ( verbo sardo che indicava il fare la bella vita, mettendosi bene in mostra ), o andando a " tirare " per qualche foglio da 10.000 ( le classiche lenzuola di allora [ io sono del '50 ] ), oppure, andare a Villasimius. Ma nel lungo viale alberato di alti eucaliptus, c'era sempre un posto di blocco della Polizia Stradale, che fermavano prevalentemente quei furbi che passano senza marmitta, o con la classica " farfalla " per modificarne il rumore. Altri ( noi per primi ), scendevamo in un viottolo che costeggiava il ponte e, essendo a secco, non passava manco una goccia d'acqua, per cui, cercavamo sempre di farla in barba ai solerti Poliziotti. Ma anche loro, avevano nel loro gruppo dei buontemponi, che inesorabilmente ci aspettavano dall'altra parte e, tra sorrisi e lacrime ( il più delle volte ) ci comminavano multe salate, altre volte, mossi a compassione, ci lasciavano andare.

Re: che moto hai?

Inviato: giovedì 4 agosto 2022, 8:13
da pippocz
Grazie Claudio e grazie Gianni per aver raccontato i vostri ricordi adolescenziali .... :happy: :happy: :happy:

Re: che moto hai?

Inviato: giovedì 4 agosto 2022, 16:05
da WHO
Il caballero che ricordi..
ne ero letteralmente innamorato..
Lo aveva un ragazzo piu grande in compagnia ed ero sempre li ad ammirarlo...

Re: che moto hai?

Inviato: giovedì 4 agosto 2022, 16:11
da WHO
Caballero cc125 credo
che mito...
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Re: che moto hai?

Inviato: giovedì 4 agosto 2022, 16:15
da WHO
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Caballero cc50

Re: che moto hai?

Inviato: giovedì 4 agosto 2022, 18:13
da cercla
Walter, il caballero 50 che ricordi tu, era molto più evoluto del mio 50 Super Special, che vendevano all'inizio degli anni 70, aveva le ruote da 19 pollici anteriore e 17 posteriore, il cilindro completamente in ghisa, la marmitta alta esterna, i parafango di acciaio, ed il telaio era di derivazione stradale rinforzato e con le sospensioni più lunghe.
caballero ss.jpg
caballero ss.jpg (9.11 KiB) Visto 614 volte
sempre in quel periodo con gli stessi telaio e motore vendevano il modello stradale, Fantic Motor 50 Gran Turismo, con ruote da 18 pollici in lega, sospensioni e marmitta basse, e c'era anche una versione export che aveva una potenza di circa 6 CV, per il mercato spagnolo, ma che si poteva acquistare anche in Italia targandolo come una moto normale..
fantic 50 gt.jpg
intorno al 1974, il caballero venne aggiornato con parafango in plastica e cilindro con l'alettatura di raffreddamento in alluminio, ma manteneva tutto il resto immutato.
caballero 50 regolarità.jpg
a fine anni 70 il caballero 50 diventò quello che conosci tu, caballero 50 regolarità casa (mik 26), con le ruote da 21 e 18 pollici, il telaio dedicato, la marmitta ad espansione che passava interna al telaio ed il serbatoio in polimero...
caballero50  regolarita casa mik 26.jpg
questo 50 aveva preso le forme dal caballero 125 regolarità, che era nato poco prima, ed aveva circa 18 CV di potenza,
l'ho anche avuto per un periodo, e non avendo l'ammissione della miscela nel cilindro regolata dalle lamelle, a pochi giri il motore era pigro, poi all'improvviso aumentando i giri, partiva come un missile, e restavi appeso al manubrio...
caballero 125.jpg
ad inizio anni 80, fecero il caballero 125 enduro competition, parecchi cavalli, pronto gara ma un po' delicato come motore.
caballero 125 enduro competition.jpg
verso la metà degli anni 80 il fuoristrada da 125 cc era stato sostituito commercialmente dalle moto stradali sportive, e la fantic propose il modello raider lc con motori 125 e 250 raffreddati a liquido, comode nell'uso anche in 2 persone, e con una ottima guidabilità,
fantic motor raide 125 lc.jpg
ma non ebbero molto successo commerciale, perchè in quegli anni era partito alla grande il fenomeno delle grosse enduro monocilindriche 4 tempi...

Re: che moto hai?

Inviato: giovedì 4 agosto 2022, 20:35
da WHO
Tanti non li ricordo..
Comunque Uno piu bello dell altro.. era un sogno possederlo

Re: che moto hai?

Inviato: sabato 6 agosto 2022, 2:28
da luigi6464
Un saluto a tutti, mi inserisco anche io
fantic caballero
bravo piaggio
ducati scrambler 250
yamaha rd 350
aprilia rs 250
attualmente 748 r
minimoto

Re: che moto hai?

Inviato: sabato 6 agosto 2022, 11:29
da WHO
Ciao che modello hai avuto di RD350 ?
io il 63cv blu goulouse