che moto hai?
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Re: che moto hai?
Nell'ultimo anno ho cambiato 4 moto, la Z900 era troppo da suicidio, le due successive totalmente insoddisfacenti , nonchè di scarsa qualità (Honda made in Thai)... Dai che ora forse ho trovato quella giusta adatta a tutto.
Ciao
Voi avete il coraggio di sedervi sul fornello e girare con sto caldo? Ciao
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Re: che moto hai?
... ok, ho pensato molto se rispondere o meno dato che non vorrei sembrare presuntuoso, ma per me la moto è qualcosa che va oltre la semplice passione, ci vado ormai da cinquant'anni e gli ultimi trenta addirittura senza auto, solo moto estate e inverno, pioggia e sole... e sale...
... quelle assicurate tutto l'anno sono quattro, due da trial ( Montesa 250 4rt a quattro tempi e Jotagas 300 jt due tempi, che con l'aiuto di Jo ed Ennio Dallera di mototekna sono veramente al top...) uno scooter Honda Forza 300 e una HD 883r, ma ho anche una KTM 125 mx, una Enfield 350, una Buell xb9r, in lavorazione ho una Guzzi 250 ts bicilindrica e un guzzino da corsa (per le rievocazioni in pista) più ricambi, telai, ruote e motori per costruire almeno altre 5/6moto...
Qui sotto Jotagas e 883r l'inverno scorso...
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I soldi non fanno la felicità, ma con i soldi puoi comprarti un' Harley-Davidson e io non ho mai visto un'uomo triste guidare un' Harley-Davidson...
Daniele
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Re: che moto hai?
ferdinando20000 ha scritto: ↑domenica 3 luglio 2022, 11:23 Buongiorno,
Ecco la mia TTR600:
20141125_093957.jpg
Per un periodo ho avuto anche la TTR600
Mi trovavo bene anche se la TT600 con il suo cilindro in canna cromata era molto piu reattiva...
Walter
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Re: che moto hai?
Sei un vero Riders!caravan ha scritto: ↑domenica 3 luglio 2022, 20:28 ... ok, ho pensato molto se rispondere o meno dato che non vorrei sembrare presuntuoso, ma per me la moto è qualcosa che va oltre la semplice passione, ci vado ormai da cinquant'anni e gli ultimi trenta addirittura senza auto, solo moto estate e inverno, pioggia e sole... e sale...
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Walter
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Re: che moto hai?
Dai che ora forse ho trovato quella giusta adatta a tutto.
xtz700.jpg
Voi avete il coraggio di sedervi sul fornello e girare con sto caldo?
Il tenere si presta veramente a ogni impiego
Ricordo con i miei tutti il caldo del mono cilindro ...
xtz700.jpg
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Re: che moto hai?
Ieri ho fatto 500km su e giù per il Trentino......ragazzi impressionante
Sono arrivato a casa """"" SCIOLTO"""""
Male non fare , paura non avere !!!!!!!
LUKE
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Re: che moto hai?
Partito dal Ducati scrambler 250 (lascerei stare il Ciao) passando per altre moto, sono sempre stato alla ricerca della moto universale, cioè quella che puoi portare su una pista di motocros e in autostrada ai 130 kmh, senza particolari problemi, però per fare bene queste 2 cose, purtroppo bisogna usare almeno gomme differenti, tassellate da gara, enduro stradali. (in realtà ormai non vado, ne su piste da motocross e nemmeno mi piace, andare in autostrada )
Ora in versione tassellata, la mia Yamaha 600 TTE, anno 2000, scelta principalmente per l' avviamento elettrico, mi ero abituato bene in precedenza
Ora in versione tassellata, la mia Yamaha 600 TTE, anno 2000, scelta principalmente per l' avviamento elettrico, mi ero abituato bene in precedenza
- cercla
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Re: che moto hai?
caro Ivo, la ricerca della moto perfetta o totale, assilla da sempre i motociclisti, ma il problema è che le moto sono tutte diverse, e ognuna ha le sue peculiarità.
questo è quello che ho scritto sul forum biker che frequentavo nella mia vita precedente...
L’anima delle moto
16-11-2004
Ho cambiato la moto da pochi giorni e mentre sistemo i documenti nel raccoglitore dedicato alle moto, do un’occhiata alle cartelline trasparenti che contengono la documentazione di tutte le moto che ho avuto nell’ultimo quarto di secolo, oltre ai bolli e alle fotocopie dei passaggi di proprietà c’è anche qualche fotografia, mentre sfoglio distrattamente le cartelline mi ricordo le caratteristiche proprie di ognuna e il carattere che avevano….
Il carattere, termine inappropriato se utilizzato con un mezzo meccanico, però come si può descrivere altrimenti il comportamento di una cosa che reagisce alle sollecitazioni in modo differente dalle altre cose della stessa specie?
Forse l’oggetto in questione non reagisce in modo differente, ma comunque la sensazione che provavo era quella, o forse rispecchiavo il mio stato d’animo sulla moto che guidavo, e magari lo faccio ancora….
Oppure come penso da sempre…. Le motociclette hanno l’anima!
E sono talmente convinto di questo, che preferisco comprare una moto usata rispetto ad una nuova.
Mi piace scegliere la moto anche in base al precedente proprietario, infatti nel corso degli anni mi è capitato di non comprare delle moto che desideravo, solo perché chi le vendeva non mi piaceva, e non ho venduto le mie moto a personaggi che non mi davano fiducia, anche se avrebbero pagato in contanti…
Ho anche comprato delle moto nuove, ma quando ho cominciato a guidarle mi sono reso conto che erano fredde, vuote, asettiche, senza anima, come se l’anima gliela passasse chi le guida, con il tempo, chilometro dopo chilometro, e quando hanno avuto tre o quattro proprietari, diventano umane, hanno gli acciacchi e gli umori tipici delle persone vissute, ma come loro sanno di non essere prime donne, non fanno i capricci e preferiscono scendere a compromessi invece di litigare.
Tutta questa teoria mi viene dalle cose che mi sono successe nel rapporto e lungo la strada che ho percorso con le varie motociclette, come ad esempio con:
La Motoguzzi California 850 T3, (la randagia) acquistata subito dopo il servizio militare, da un tranquillo signore in pensione, che la usava in estate per fare il pendolare da Roma a Nettuno dove mandava la famiglia in vacanza. Quella moto aveva fatto il pendolare per parecchi anni e per trentamila chilometri, però il suo sogno era viaggiare, vedere posti nuovi, uscire anche in inverno, ed io l’ho assecondata, in meno di due anni abbiamo percorso tutta l’Italia all’avventura, con pochi soldi ma con tanta passione, abbiamo divorato quasi centomila chilometri d’asfalto.
Poi ho iniziato a lavorare come tecnico errante, con la macchina della società e mi è rimasto poco tempo per la moto, fino a quando in una bella giornata di primavera, sono andato con lei in centro e l’ho lasciata parcheggiata in piazza Del Popolo.
Quando sono tornato a prenderla non c’era più.
Ho fatto la denuncia di furto alle forze dell’ordine, ma sono convinto che sia andata via da sola, perché la sua vita era viaggiare, ed io non avevo più il tempo di seguirla….
Oppure la Cagiva 350 SST (l’eversiva) un monocilindrico due tempi che comprai da un tizio che la voleva rottamare, gli feci rettificare il cilindro e la rimisi a posto nel tempo libero, spendendo poche lire ma dandogli tanto amore. Quella moto funzionava come un orologio, aveva l’avviamento a pedale che bastava toccare per metterla in moto, insieme siamo andati in giro per Roma e dintorni per circa un anno, e tra i semafori abbiamo fatto respirare il fumo della miscela a molte moto più grosse, abbiamo fatto vedere a tante enduro da deserto che normalmente viaggiavano solo in città come si cammina su una ruota sola….. Poi il tradimento, l’ho venduta ad un mio cugino e mi sono comprato una enduro da deserto che aveva vissuto solo in città… La Cagiva da quel giorno si rifiutava di partire se non a spinta e nessun meccanico interpellato dal mio parente ha saputo o potuto risolvere il problema.
Io invece ho convissuto per qualche mese con la Kawasaki Tengai (la snob), ma non c’era feeling, il precedente proprietario la lavava una volta a settimana, e la guidava nel deserto di viale Parioli vestito esclusivamente di Lacoste o Monclear, sulle pedane appoggiava solo i mocassini di Cervone ed accarezzava la sella solo con i jeans Fiorucci…. Io non l’ho mai lavata, indossavo jeans Carrera, felpe senza marca e stivali da pompiere…. La moto mi rispondeva onestamente, ma non mi regalava sensazioni di nessun tipo, era come un bicchiere, utile per bere, ma uno vale l’altro.
Deluso dalla desertica enduro, ma innamorato del monocilindrico da oltre “mezzo litro” passai ad una Gilera Nordwest 600 (l’incompresa), era una supermotard come già costruivano in Francia, ma questo tipo di moto in Italia sarebbe diventata popolare dieci anni dopo, il problema vero oltre alle vibrazioni che allentavano tutti i bulloni, era che gli altri motociclisti la guardavano perplessi e poi si facevano un dovere di consigliarmi modifiche, tipo rimetti le ruote da enduro, sfila le forcelle qualche centimetro e mettigli il manubrio basso, cambia la marmitta e mettila stradale, oppure ma che l’hai costruita da solo coi pezzi dello sfascio? Mentre i più buoni alludendo al suo bel colore viola quando la vedevano mi davano una pacca sulle spalle e poi si grattavano i genitali, e non sempre in quest’ordine.
Le moto acquistate nuove invece erano poco propense a venire con me, si sentivano troppo importanti o io non gli piacevo e loro facevano i capricci, fatto sta che ad esempio la Ducati Pantah 600 (la pigra) era un’impresa portarla fuori dal garage, però una volta che con molti sforzi riuscivo a farla partire, era perfetta, mentre quando la portavo dal meccanico della casa, partiva sempre, senza mai perdere un colpo, e mi faceva passare per paranoico.
Al contrario la Morini Excalibur 500 (la fanatica) che aveva soggiornato per parecchi mesi nella vetrina del concessionario, era così abituata a mettersi in mostra e farsi notare che in un mese e mezzo tentarono di rubarmela tre volte, o forse era lei che chiedeva aiuto ai ladri per essere liberata da me…… L’ho accontentata, dopo solo due mesi e cinquemila chilometri dall’acquisto l’ho rivenduta, anche perché dormire sulla moto per non farsela rubare non era comodo.
Il rischio di furto non lo correva invece la Guzzi V75 quattro valvole (la gladiatrice), acquistata da un meccanico che l’aveva elaborata. Appena comprata mi era caduta dal cavalletto laterale e gli si era frantumato il cupolino e ammaccato il serbatoio, così l’avevo spogliata, gli avevo montato un manubrio e un faro da enduro, inoltre avevo tolto tutto quello che mi sembrava inutile, tipo i fianchetti, i parafanghi il portapacchi e andavo in giro con questa moto essenziale, che faceva ridere i vari motociclisti seri e carenati vestiti di pelle, ma gli toglieva il sorriso quando restavano indietro…. Molto indietro!
Parecchi anni dopo e siamo quasi ai nostri giorni tentai di ottenere lo stesso effetto con una BMW K100 RS (la stanziale) conosciuta come “il topone”, Moto ferma da alcuni anni e con la carenatura distrutta, io ho completato l’opera spogliandola e togliendo tutto quello che potevo togliere e mi sono trovato nuovamente con una moto essenziale, veloce e facile all’impennata, ma con una strana sindrome: si rifiutava di allontanarsi da Roma. Infatti in città la usavo quasi tutti i giorni senza problemi, mentre in occasione di alcune feste, dopo che l’avevo organizzata con tenda e tutto l’occorrente per il viaggio, all’ultimo momento mi lasciava a piedi, mettendo in moto si incastrava l’ingranaggio del motorino d’avviamento, oppure uscendo dal garage gli si fondeva tutto l’impianto elettrico, e per concludere mi ha accompagnato quasi fino a Viterbo dove ha fatto smettere di funzionare i freni….
E poi ci sono tutte le altre moto, ma riempirei ancora parecchie pagine per descriverne il carattere, invece quella che ho appena venduta si merita due righe.
L’affidabile Honda Shadow 1100 A.C.E. (la notturna). Una moto bellissima e perfetta, con lei ho superato ogni record di convivenza, l’ho presa che aveva viaggiato solo nella sua provincia, e aveva passato la maggior parte del suo tempo in un box o parcheggiata davanti ad un bar, insieme abbiamo girato per due anni e mezzo, senza cercare le pieghe al limite, senza fare le partenze a razzo, senza ingarellarci con le altre moto, ma godendoci le sensazioni che solo una strada statale può dare, salite e discese, curve e rettilinei affrontati tranquillamente, senza lo stress di dover superare o di essere superati, ascoltando le pulsazioni del motore e respirando i profumi intorno, viaggiando dopo la mezzanotte e spesso fino all’alba inebriandoci della sensazione di muoverci in un mondo fermo…. Però anche le più belle sensazioni se ripetute perdono il loro fascino, e quindi abbiamo deciso di comune accordo di fare nuove esperienze, lei è andata via con un signore distinto di mezza età che se ne è innamorato a prima vista, ed io ho accolto in garage una tipa completamente diversa...
...una BMW R1100GS, che negli ultimi tre anni ha percorso pochissima strada, e adesso ha una voglia matta di viaggiare, di vedere il mondo, di mettere le ruote fuori dall’asfalto e lasciarsi dietro una nuvola di polvere, di correre sulla riva del mare…. di correre sulla riva del mare…. di correre sulla riva del mare….
Da casa mia con mezz’ora si arriva al mare….
Ma si dai, andiamo a vedere come ce la caviamo sul bagnasciuga…
KLAUS
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L’anima delle moto
16-11-2004
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Il carattere, termine inappropriato se utilizzato con un mezzo meccanico, però come si può descrivere altrimenti il comportamento di una cosa che reagisce alle sollecitazioni in modo differente dalle altre cose della stessa specie?
Forse l’oggetto in questione non reagisce in modo differente, ma comunque la sensazione che provavo era quella, o forse rispecchiavo il mio stato d’animo sulla moto che guidavo, e magari lo faccio ancora….
Oppure come penso da sempre…. Le motociclette hanno l’anima!
E sono talmente convinto di questo, che preferisco comprare una moto usata rispetto ad una nuova.
Mi piace scegliere la moto anche in base al precedente proprietario, infatti nel corso degli anni mi è capitato di non comprare delle moto che desideravo, solo perché chi le vendeva non mi piaceva, e non ho venduto le mie moto a personaggi che non mi davano fiducia, anche se avrebbero pagato in contanti…
Ho anche comprato delle moto nuove, ma quando ho cominciato a guidarle mi sono reso conto che erano fredde, vuote, asettiche, senza anima, come se l’anima gliela passasse chi le guida, con il tempo, chilometro dopo chilometro, e quando hanno avuto tre o quattro proprietari, diventano umane, hanno gli acciacchi e gli umori tipici delle persone vissute, ma come loro sanno di non essere prime donne, non fanno i capricci e preferiscono scendere a compromessi invece di litigare.
Tutta questa teoria mi viene dalle cose che mi sono successe nel rapporto e lungo la strada che ho percorso con le varie motociclette, come ad esempio con:
La Motoguzzi California 850 T3, (la randagia) acquistata subito dopo il servizio militare, da un tranquillo signore in pensione, che la usava in estate per fare il pendolare da Roma a Nettuno dove mandava la famiglia in vacanza. Quella moto aveva fatto il pendolare per parecchi anni e per trentamila chilometri, però il suo sogno era viaggiare, vedere posti nuovi, uscire anche in inverno, ed io l’ho assecondata, in meno di due anni abbiamo percorso tutta l’Italia all’avventura, con pochi soldi ma con tanta passione, abbiamo divorato quasi centomila chilometri d’asfalto.
Poi ho iniziato a lavorare come tecnico errante, con la macchina della società e mi è rimasto poco tempo per la moto, fino a quando in una bella giornata di primavera, sono andato con lei in centro e l’ho lasciata parcheggiata in piazza Del Popolo.
Quando sono tornato a prenderla non c’era più.
Ho fatto la denuncia di furto alle forze dell’ordine, ma sono convinto che sia andata via da sola, perché la sua vita era viaggiare, ed io non avevo più il tempo di seguirla….
Oppure la Cagiva 350 SST (l’eversiva) un monocilindrico due tempi che comprai da un tizio che la voleva rottamare, gli feci rettificare il cilindro e la rimisi a posto nel tempo libero, spendendo poche lire ma dandogli tanto amore. Quella moto funzionava come un orologio, aveva l’avviamento a pedale che bastava toccare per metterla in moto, insieme siamo andati in giro per Roma e dintorni per circa un anno, e tra i semafori abbiamo fatto respirare il fumo della miscela a molte moto più grosse, abbiamo fatto vedere a tante enduro da deserto che normalmente viaggiavano solo in città come si cammina su una ruota sola….. Poi il tradimento, l’ho venduta ad un mio cugino e mi sono comprato una enduro da deserto che aveva vissuto solo in città… La Cagiva da quel giorno si rifiutava di partire se non a spinta e nessun meccanico interpellato dal mio parente ha saputo o potuto risolvere il problema.
Io invece ho convissuto per qualche mese con la Kawasaki Tengai (la snob), ma non c’era feeling, il precedente proprietario la lavava una volta a settimana, e la guidava nel deserto di viale Parioli vestito esclusivamente di Lacoste o Monclear, sulle pedane appoggiava solo i mocassini di Cervone ed accarezzava la sella solo con i jeans Fiorucci…. Io non l’ho mai lavata, indossavo jeans Carrera, felpe senza marca e stivali da pompiere…. La moto mi rispondeva onestamente, ma non mi regalava sensazioni di nessun tipo, era come un bicchiere, utile per bere, ma uno vale l’altro.
Deluso dalla desertica enduro, ma innamorato del monocilindrico da oltre “mezzo litro” passai ad una Gilera Nordwest 600 (l’incompresa), era una supermotard come già costruivano in Francia, ma questo tipo di moto in Italia sarebbe diventata popolare dieci anni dopo, il problema vero oltre alle vibrazioni che allentavano tutti i bulloni, era che gli altri motociclisti la guardavano perplessi e poi si facevano un dovere di consigliarmi modifiche, tipo rimetti le ruote da enduro, sfila le forcelle qualche centimetro e mettigli il manubrio basso, cambia la marmitta e mettila stradale, oppure ma che l’hai costruita da solo coi pezzi dello sfascio? Mentre i più buoni alludendo al suo bel colore viola quando la vedevano mi davano una pacca sulle spalle e poi si grattavano i genitali, e non sempre in quest’ordine.
Le moto acquistate nuove invece erano poco propense a venire con me, si sentivano troppo importanti o io non gli piacevo e loro facevano i capricci, fatto sta che ad esempio la Ducati Pantah 600 (la pigra) era un’impresa portarla fuori dal garage, però una volta che con molti sforzi riuscivo a farla partire, era perfetta, mentre quando la portavo dal meccanico della casa, partiva sempre, senza mai perdere un colpo, e mi faceva passare per paranoico.
Al contrario la Morini Excalibur 500 (la fanatica) che aveva soggiornato per parecchi mesi nella vetrina del concessionario, era così abituata a mettersi in mostra e farsi notare che in un mese e mezzo tentarono di rubarmela tre volte, o forse era lei che chiedeva aiuto ai ladri per essere liberata da me…… L’ho accontentata, dopo solo due mesi e cinquemila chilometri dall’acquisto l’ho rivenduta, anche perché dormire sulla moto per non farsela rubare non era comodo.
Il rischio di furto non lo correva invece la Guzzi V75 quattro valvole (la gladiatrice), acquistata da un meccanico che l’aveva elaborata. Appena comprata mi era caduta dal cavalletto laterale e gli si era frantumato il cupolino e ammaccato il serbatoio, così l’avevo spogliata, gli avevo montato un manubrio e un faro da enduro, inoltre avevo tolto tutto quello che mi sembrava inutile, tipo i fianchetti, i parafanghi il portapacchi e andavo in giro con questa moto essenziale, che faceva ridere i vari motociclisti seri e carenati vestiti di pelle, ma gli toglieva il sorriso quando restavano indietro…. Molto indietro!
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E poi ci sono tutte le altre moto, ma riempirei ancora parecchie pagine per descriverne il carattere, invece quella che ho appena venduta si merita due righe.
L’affidabile Honda Shadow 1100 A.C.E. (la notturna). Una moto bellissima e perfetta, con lei ho superato ogni record di convivenza, l’ho presa che aveva viaggiato solo nella sua provincia, e aveva passato la maggior parte del suo tempo in un box o parcheggiata davanti ad un bar, insieme abbiamo girato per due anni e mezzo, senza cercare le pieghe al limite, senza fare le partenze a razzo, senza ingarellarci con le altre moto, ma godendoci le sensazioni che solo una strada statale può dare, salite e discese, curve e rettilinei affrontati tranquillamente, senza lo stress di dover superare o di essere superati, ascoltando le pulsazioni del motore e respirando i profumi intorno, viaggiando dopo la mezzanotte e spesso fino all’alba inebriandoci della sensazione di muoverci in un mondo fermo…. Però anche le più belle sensazioni se ripetute perdono il loro fascino, e quindi abbiamo deciso di comune accordo di fare nuove esperienze, lei è andata via con un signore distinto di mezza età che se ne è innamorato a prima vista, ed io ho accolto in garage una tipa completamente diversa...
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KLAUS
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Re: che moto hai?
Ah che bello leggerti Claudio, ogni volta rimango estasiato dai tuoi vissuti con le moto
La felicità inizia con un naso umido e finisce con una coda. Cordialmente Gianni
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Re: che moto hai?
La Gagiva 350 sst... che bei ricordi... gli amici che l avevano andavano alla grande...
Non l ho mai avuta ma ne ero ammaliato..
E un piacere leggerti.
Non l ho mai avuta ma ne ero ammaliato..
E un piacere leggerti.
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Re: che moto hai?
la cagiva sst 350 (la mia era color bronzo), dopo averla sistemata, la feci provare a mio cugino, che tornato dal giro con gli occhi che ancora lacrimavano per il vento, mi disse:
'mazza che moto 'gnorante, ar semaforo mica parte... decolla!
ao, si te la venni, dimmelo che me la pijo io, nun fa lo stronzo...
e infatti poi la prese lui...
quella moto la comprai perche da ragazzino avevo visto più volte il film "easy rider", e ispirato dalla sua linea vagamente HD, mi era venuta l'idea di trasformarla in "capitan america" la moto di henry fonda... ma quando iniziai ad usarla, mi divertiva troppo così com'era,
inoltre ero da poco diventato padre per la seconda volta, per cui la mia prima figlia, avendo la mamma impegnata con la sorellina, cominciò a stare con me più tempo, e invece di trasformare la cagiva in un chopper, comprai l'excalibur 500, il chopper italiano...
che ce voi fa'... so' fatto così!
Claudio
TORNEO AIRGUNS ITALY
2016/17 => 1° AD - 1°BD - 1°C10A - 2°P10
2017/18 => 1°AD - 1°BD - 1°C10A
2018/19 => 1°AD - 1°C10A - 1°CU - 2°BD - 3°C10A
il mio laboratorio
Claudio
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Re: che moto hai?
Beh di fronte a questi mostri sacri che dire?
Metto il mio 50ino. Con l'80 e carb. 19competizione
In montagna mi sono divertito come non ci fosse un domani.
Tanti anni fa
Metto il mio 50ino. Con l'80 e carb. 19competizione
In montagna mi sono divertito come non ci fosse un domani.
Tanti anni fa
Giuseppe
Stoeger xm1. Hatsan AT 44-10 . HW50S tutte depo
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Diana: 460 Magnum e 340 N-TEC Premium
Pistole attuali:
Weihrauch: 40 PCA;
Umarex: Whalter CP88 e CP99 - Colt Gov 1911 Dark Ops - Beretta M92FS;
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Re: che moto hai?
ciao
condivido anch'io ai tempi che furono, 2 Cagiva 350 ala verde e l'altra non ricordo, una completamente in nero e l'altra grigia, successivamente Morini Excalibur 501 in nero.
L'ultima sarebbe stata una Yamaha V max 1200....ma non è andata.
Un saluto
condivido anch'io ai tempi che furono, 2 Cagiva 350 ala verde e l'altra non ricordo, una completamente in nero e l'altra grigia, successivamente Morini Excalibur 501 in nero.
L'ultima sarebbe stata una Yamaha V max 1200....ma non è andata.
Un saluto