mattinata a 25 metri
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mattinata a 25 metri
tutto nasce dall'invito di alcuni miei conoscenti brutti sporchi e cattivi
cioè cacciatori quando la caccia è aperta, piattellisti negli altri periodi e ariacompressisti quando fanno bisboccia.
visto che il primo maggio si presenta di domenica, e il tiro al volo è chiuso, hanno deciso di andare nella casa in campagna di uno di loro, e organizzare una bella grigliata con annessa garetta di tiro tipo BR a 25 metri, con unica limitazione, l'uso di carabine springer depo, perchè questo tipo di carabina cel'anno tutti...
logicamente ho accettato volentieri l'invito, se c'è da divertirsi sono sempre pronto...
stamattina ho voluto provare la mia unica springer, la hw30 per capire come può funzionare per tirare in appoggio anteriore a 25 metri, e visto che c'ero, mi sono portato anche la buccaneer con la diottra e dei cartellini da P10, così mi tolgo anche un'altra curiosità...
nel capannone organizzati i 25 metri, hw30, jsb exact, ottica t-eagle e rest anteriore.
un po' di tiri per scaldare la carabina, il tiratore e tarare l'ottica velocemente, poi ho fatto qualche rosata da 5 tiri sui pallini rossi dal basso verso l'alto.
questa carabinetta continua a stupirmi...
certo le rosate di solito vengono meglio dei tiri uno per bersaglio, al chiuso non c'i sono disturbi atmosferici, pero, il risultato mi sembra interessante, il bersaglio al centro è quasi un monoforo... ma la mattinata non è finita, soddisfatto dalla hw30, cambio carabina e prendo la buccaneer con la diottra, che i 25 metri con questo sistema di mira mi eccitano, ma con i cartellini da C10 che uso di solito, a questa distanza la moneta da 3 cm di diametro più che vederla devo immaginarla, per cui mi sono premunito dei bersagli da pistola (P10) che hanno la moneta da 6 cm...
prima regolo la diottra, poi faccio un paio di rosate da 10 colpi in appoggio anteriore... considerando che non sto usando l'ottica, ma la diottra, le rosate in appoggio mi soddisfano...
nuovo cartellino posizionato, nuovo caricatore nella carabina, posizione in piedi all'imbracciata tipo accademica, respirazione lenta, massima concentrazione, e faccio i 10 tiri...
il brutto della diottra è che se non hai il binocolo, per vedere i risultati a 25 metri devi andare vicino al cartellino, ed io il binocolo non cel'ho... va be' si è fatto tardi, comincio ad avere fame, ho finito le sigarette...
raccolgo armi e bagagli e me ne torno a casa...
maledetti 25 metri, contro la diottra all'imbracciata,
avete vinto anche stavolta...
ma non finisce qui...
che ce voi fa'... so' fatto così!
Claudio
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Re: mattinata a 25 metri
Mi sa che fra poco ,avrò bisogno del telescopio per tirare a 25 metri .non so se sono le mie ottiche a fare schifo o i miei occhi .mentre con la tacca di mira sono più preciso. Mah
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Re: mattinata a 25 metri
Tirare a 25 MT nel bel mezzo di una grigliata tra amici??????????
Seeeeeeee............manco a 25 cm ci prendo.....
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Re: mattinata a 25 metri
Garetta a 25 metri ?
prima , dopo o durante la grigliata ?
E i bicchieri di vino contano nel punteggio finale?
prima , dopo o durante la grigliata ?
E i bicchieri di vino contano nel punteggio finale?
Maurizio
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Re: mattinata a 25 metri
Non conosco le caratteristiche e le potenzialità della Buccaneer, anche se sicuramente molto elevate rispetto a una springer, ma ti posso dire che i risultati della piccola HW30 sono notevoli.
Sicuramente una fetta di risultato è da attribuire al manico .
Alla garetta del primo Maggio puoi andare tranquillo che brutta figura non la fai di sicuro!
... ecco! ..... attenzione a birra e vino che abbassano le prestazioni!
Sicuramente una fetta di risultato è da attribuire al manico .
Alla garetta del primo Maggio puoi andare tranquillo che brutta figura non la fai di sicuro!
... ecco! ..... attenzione a birra e vino che abbassano le prestazioni!
Sandro
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Re: mattinata a 25 metri
per la braciolata del primo maggio, avevamo fatto i conti senza l'oste,
non nel senso che con l'osteria chiusa ci mancava il vino,
per quello ci pensa l'ospitante, che nella casa di campagna ha anche la cantina e qualche botte piena di vino autoprodotto, il classico vinello della zona, leggero ed un po' asprigno, ma per degli omaccioni veri ed armati, come noi...
se escludiamo l'acqua che fa ruggine, va bene tutto, anche il gasolio...
l'oste che non avevamo interpellato, sono le nostre mogli/compagne, che avrebbero accettato anche la classica scampagnata romanesca, con fave vino e pecorino, ma non hanno apprezzato l'idea di venire a fare le vivandiere mentre noi ci divertiamo a sparacchiare, quindi...
abbiamo risolto così:
la sparacchiata con griglia fumante (con il permesso delle signore) ce la facciamo tra noi uomini duri il giorno prima, sabato 30 aprile, e per il primo maggio, resteremo a disposizione delle nostre rispettive dolci metà, pronti ad assecondare i loro desideri...
questa è la classica dimostrazione che il vero uomo non ha bisogno di comandare sulla propria donna,
tanto si farà sempre quello che vuole lei...
che ce voi fa'... so' fatto così!
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Re: mattinata a 25 metri
Ed allora eccoci arrivati al 30 aprile, noi i maschi, liberati dalle convenzioni che comunque le femmine, per abitudine o per civiltà, ci portano a rispettare, noi uomini veri che andiamo a goderci una giornata tutta fatta di testosterone, piombo, brace e rutto libero...
anche perchè le nostre donne, non sarebbero state felici di passare la giornata con un gruppo di ragazzini anzianotti che giocano con i fuciletti...
Sono le 10 di mattina, chiudo il portellone del transit dopo averci messo dentro i miei bagagli e vado a sedermi al mio posto.
Il pulmino, che di solito fa la navetta dagli alberghi all'aeroporto, oggi non è in servizio, ed i suoi sedili sono occupati da otto loschi figuri rumorosi, che vengono redarguiti dall'autista con le parole “non fate gli stronzi, lo sapete che in macchina non se po'fuma' ”...
Ci allontaniamo da Roma sulla via Tiberina, che non deve il suo nome all'imperatore Tiberio, ma al Tevere (Tiber) che costeggia per un lungo tratto.
Una macchina piena di soli uomini, con le loro armi e le vettovaglie necessarie alla sopravvivenza, che vanno insieme a fare uno sport da uomini...
Mi sembra di essere nel film “il cacciatore”, quando De Niro ed i suoi amici stanno andando a caccia in montagna, ma non penso che anche noi finiremo con la roulette russa, almeno lo spero...
Arrivati finalmente a destinazione, scendiamo dalla macchina guardandoci intorno, siamo in otto, rigorosamente sopra i 55 anni, indossiamo tutti i gilè da caccia o da pesca (tanto sono uguali) che lasciano spuntare le “panze” prominenti, e portiamo anche cappellini di varie forme, a coprire i pochi capelli rimasti al loro posto...
Insomma, sembriamo una specie di armata Fantozziana, ed io prendendo sotto braccio l'amico più vicino, ed imitando Paolo Villaggio, gli dico “venghi ragioniere i cessi per gli anziani sono da quella parte...”
la risposta del ragionier Filini è stata molto volgare con riferimento alle mie parti intime, ma gli altri hanno sghignazzato, e alle mie spalle ho sentito una voce dire “questo più se invecchia e più diventa scemo”...
Non so se riferita a me o al ragioniere...
Ci siamo sistemati nell'aia della casetta e mentre i più volenterosi o affamati, stanno organizzando per fare la brace, dalla cantina arriva un bottiglione di vino bianco locale, il classico aspretto poco alcolico tipico di questa zona amena...
il sole è già alto e comincia a scaldare, la legna che arde nel braciere manda altro calore, un bicchiere di vino fresco ci vuole proprio...
Chiedo dove ci mettiamo a sparare, e mi indicano il lato della casa, dove sotto una tettoia, c'è un tavolaccio rustico fatto con palanche e passoni inchiodati, e con le relative panche dello stesso stile...
La linea di tiro va dal tavolo verso una specie di casupola di legno, che usano come rimessa degli attrezzi, la cui parete farà da ferma pallini, davanti alla parete piantiamo due tondini di ferro con un cavetto teso tra di loro, su cui attaccheremo i cartellini con delle mollette da bucato...
Vado al pulmino a prendere la mia borsa, dove ci sono i cartoncini con i bersagli da BR25 che ho preparato, prendo anche la custodia con la carabina e torno nella zona di tiro, gli altri mi guardano con indifferenza, e mi lasciano fare.
Appendo un paio di cartellini e torno al tavolaccio, tiro fuori la HW30 dalla custodia, e i bastardi cominciano a sfottermi.
“ma che hai preso er fuciletto de tu' nipote?”
“ma nun te va piccola sta carabina? te devi mette a dieta”
“ma che è quella che t'hanno regalato pe' la prima comunione?”
“ma ce arriva fino a laggiù?”
Non me la prendo, li conosco da troppe cene celebrative, e poi tra amici “ a chi tocca nun se ingrugna”.
Gli chiedo, “ma perchè, voi che carabine ciavete?”
Vengo a sapere che in gara ci sono 3 gamo, 2 diana e 2 stoeger...
li guardo con un po'di pietà e un leggero sorriso, e gli dico,
“ co' sto giocattolo, ve faccio er culo a tutti”,
suscitando le grasse risate degli altri, che nel frattempo sono venuti tutti intorno
ed uno di loro mi dice,
“daje, comincia tu, facce vede' come ce coji, che se famo quattro risate”
prendo il rest dalla borsa, ma mi bloccano subito.
“No, no, qui nun usamo sti cosi, te poi appoggià coi gomiti sur tavolo, ma devi tenè la carabina co le mani”
sarà stata una botta di culo, oppure me li avevano fatti girare troppo, fatto sta che mi siedo di traverso sulla panca, appoggio il gomito destro al tavolo, e cercando la postura da C10 accademico con il busto, faccio 5 tiri sui bersagli,
dall'ottica vedo che sono tutti buoni, quindi appoggio la carabinetta sul tavolo mi stiracchio, e rimanendo seduto gli dico:
“annate a guardà da vicino er cartellino... levateve la sete cor proscitto”
vanno tutti verso il cartellino, e la prima voce che mi arriva è
“alla faccia del ca**o, come spara questo...”
tornano verso il tavolo, dove li aspetto tranquillamente seduto, pronto a sfotterli, quando il responsabile della griglia dice “dai dai organizzate er tavolo cominciamo co le bruschette, che le braciole se cociono subito, tajate er pane che la brace è pronta...”
mentre la carne si cuoce, qualcuno imbraccia la mia carabina, e guarda attraverso l'ottica, e mi domanda come funziona, quanto costa, quanto ingrandisce ecc...
sul tavolo cominciano ad arrivare i boccioni del vino, i bicchieri, la bruschetta, la prima carne e la compagnia si rilassa, e mentre mangiamo, arrivano le mirabolanti storie da cacciatori, che anche se in gran parte esagerano sulle dimensioni o il numero delle prede, sono comunque piacevoli da ascoltare...
un paio d'ore dopo, ormai sazi e alcolizzati, arriva dalla cucina della casa una moka gigante piena di caffè bollente, e purtroppo anche un paio di bottiglie di grappa...
dopo il caffè, i grappini e la sigaretta, dico agli amici
“allora la famo sta garetta de precisione?”
ma mi rispondono che è passato troppo vino nei gargarozzi, loro sono tiratori da imbracciata e al massimo possiamo fare un po' de tiro alla vanga...
Mi spiegano che in pratica sempre a circa 25 metri, si mette una vanga sottosopra in piedi appoggiata al muro, e ogni partecipante fa un tiro all'imbracciata, se becca la lama e si sente il suono del metallo colpito, beve un bicchiere di vino, se non fa suonare la vanga non beve.
Una specie di passatella con le carabine, ma è anche un gioco livellatore, perchè man mano che bevi “nun ce coji più, ma tutti insieme, te fai un sacco de risate...”
va be'.
Finito il tiro alla vanga, altro ricco e abbondante caffè senza ulteriori aggiunte
alcoliche, ma solo acqua fredda e cocacola, per permettere ai vapori del vino di sfumare e altre chiacchiere da cacciatori.
Tornato a casa con il cielo che sta diventando buio, e un po' di acidità di stomaco, mi sono sentito veramente bene, felice di questa giornata passata tra ragazzi, ormai diversamente giovani, ma che nonostante i problemi della vita, hanno mantenuto il piacere dell'essere amici e di stare insieme..
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Re: mattinata a 25 metri
Bel racconto di una bella giornata spensierata passata con gli amici. Secondo me anche se un po bevuti hanno capito che era il caso di non sfidarti.
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Re: mattinata a 25 metri
Bel racconto complimenti. Mi sa che qua oltre che un ottimo tiratore abbiamo anche un buon romanziere
Peccato che per "ovvi" motivi non avete gareggiato sui 25 metri, altrimenti, visti i presupposti, con la piccola HW30 mettevi in riga tutti gli avversari
Peccato che per "ovvi" motivi non avete gareggiato sui 25 metri, altrimenti, visti i presupposti, con la piccola HW30 mettevi in riga tutti gli avversari
Maurizio
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Re: mattinata a 25 metri
Bel racconto, è uno di quelli che ti fa sorridere lentamente man mano che leggi senza rendersene conto.
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Re: mattinata a 25 metri
Claudio....... dimmi la verità....
Secondo me la giornata sarebbe stata fantastica anche senza sparare.....o mi sbaglio???????
L'importante era stare insieme a vecchi amici veri!!!!!!
Poi in più se c'è anche il divertimento ludico ben venga........
Secondo me la giornata sarebbe stata fantastica anche senza sparare.....o mi sbaglio???????
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Re: mattinata a 25 metri
Tu sei un grande .questa storia mi ha fatto pisciare addosso dalle risatecercla ha scritto: ↑domenica 1 maggio 2022, 19:39
Ed allora eccoci arrivati al 30 aprile, noi i maschi, liberati dalle convenzioni che comunque le femmine, per abitudine o per civiltà, ci portano a rispettare, noi uomini veri che andiamo a goderci una giornata tutta fatta di testosterone, piombo, brace e rutto libero...
anche perchè le nostre donne, non sarebbero state felici di passare la giornata con un gruppo di ragazzini anzianotti che giocano con i fuciletti...
Sono le 10 di mattina, chiudo il portellone del transit dopo averci messo dentro i miei bagagli e vado a sedermi al mio posto.
Il pulmino, che di solito fa la navetta dagli alberghi all'aeroporto, oggi non è in servizio, ed i suoi sedili sono occupati da otto loschi figuri rumorosi, che vengono redarguiti dall'autista con le parole “non fate gli stronzi, lo sapete che in macchina non se po'fuma' ”...
Ci allontaniamo da Roma sulla via Tiberina, che non deve il suo nome all'imperatore Tiberio, ma al Tevere (Tiber) che costeggia per un lungo tratto.
Una macchina piena di soli uomini, con le loro armi e le vettovaglie necessarie alla sopravvivenza, che vanno insieme a fare uno sport da uomini...
Mi sembra di essere nel film “il cacciatore”, quando De Niro ed i suoi amici stanno andando a caccia in montagna, ma non penso che anche noi finiremo con la roulette russa, almeno lo spero...
Arrivati finalmente a destinazione, scendiamo dalla macchina guardandoci intorno, siamo in otto, rigorosamente sopra i 55 anni, indossiamo tutti i gilè da caccia o da pesca (tanto sono uguali) che lasciano spuntare le “panze” prominenti, e portiamo anche cappellini di varie forme, a coprire i pochi capelli rimasti al loro posto...
Insomma, sembriamo una specie di armata Fantozziana, ed io prendendo sotto braccio l'amico più vicino, ed imitando Paolo Villaggio, gli dico “venghi ragioniere i cessi per gli anziani sono da quella parte...”
la risposta del ragionier Filini è stata molto volgare con riferimento alle mie parti intime, ma gli altri hanno sghignazzato, e alle mie spalle ho sentito una voce dire “questo più se invecchia e più diventa scemo”...
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Ci siamo sistemati nell'aia della casetta e mentre i più volenterosi o affamati, stanno organizzando per fare la brace, dalla cantina arriva un bottiglione di vino bianco locale, il classico aspretto poco alcolico tipico di questa zona amena...
il sole è già alto e comincia a scaldare, la legna che arde nel braciere manda altro calore, un bicchiere di vino fresco ci vuole proprio...
Chiedo dove ci mettiamo a sparare, e mi indicano il lato della casa, dove sotto una tettoia, c'è un tavolaccio rustico fatto con palanche e passoni inchiodati, e con le relative panche dello stesso stile...
La linea di tiro va dal tavolo verso una specie di casupola di legno, che usano come rimessa degli attrezzi, la cui parete farà da ferma pallini, davanti alla parete piantiamo due tondini di ferro con un cavetto teso tra di loro, su cui attaccheremo i cartellini con delle mollette da bucato...
Vado al pulmino a prendere la mia borsa, dove ci sono i cartoncini con i bersagli da BR25 che ho preparato, prendo anche la custodia con la carabina e torno nella zona di tiro, gli altri mi guardano con indifferenza, e mi lasciano fare.
Appendo un paio di cartellini e torno al tavolaccio, tiro fuori la HW30 dalla custodia, e i bastardi cominciano a sfottermi.
“ma che hai preso er fuciletto de tu' nipote?”
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“ma che è quella che t'hanno regalato pe' la prima comunione?”
“ma ce arriva fino a laggiù?”
Non me la prendo, li conosco da troppe cene celebrative, e poi tra amici “ a chi tocca nun se ingrugna”.
Gli chiedo, “ma perchè, voi che carabine ciavete?”
Vengo a sapere che in gara ci sono 3 gamo, 2 diana e 2 stoeger...
li guardo con un po'di pietà e un leggero sorriso, e gli dico,
“ co' sto giocattolo, ve faccio er culo a tutti”,
suscitando le grasse risate degli altri, che nel frattempo sono venuti tutti intorno
ed uno di loro mi dice,
“daje, comincia tu, facce vede' come ce coji, che se famo quattro risate”
prendo il rest dalla borsa, ma mi bloccano subito.
“No, no, qui nun usamo sti cosi, te poi appoggià coi gomiti sur tavolo, ma devi tenè la carabina co le mani”
sarà stata una botta di culo, oppure me li avevano fatti girare troppo, fatto sta che mi siedo di traverso sulla panca, appoggio il gomito destro al tavolo, e cercando la postura da C10 accademico con il busto, faccio 5 tiri sui bersagli,
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“annate a guardà da vicino er cartellino... levateve la sete cor proscitto”
vanno tutti verso il cartellino, e la prima voce che mi arriva è
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mentre la carne si cuoce, qualcuno imbraccia la mia carabina, e guarda attraverso l'ottica, e mi domanda come funziona, quanto costa, quanto ingrandisce ecc...
sul tavolo cominciano ad arrivare i boccioni del vino, i bicchieri, la bruschetta, la prima carne e la compagnia si rilassa, e mentre mangiamo, arrivano le mirabolanti storie da cacciatori, che anche se in gran parte esagerano sulle dimensioni o il numero delle prede, sono comunque piacevoli da ascoltare...
un paio d'ore dopo, ormai sazi e alcolizzati, arriva dalla cucina della casa una moka gigante piena di caffè bollente, e purtroppo anche un paio di bottiglie di grappa...
dopo il caffè, i grappini e la sigaretta, dico agli amici
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Mi spiegano che in pratica sempre a circa 25 metri, si mette una vanga sottosopra in piedi appoggiata al muro, e ogni partecipante fa un tiro all'imbracciata, se becca la lama e si sente il suono del metallo colpito, beve un bicchiere di vino, se non fa suonare la vanga non beve.
Una specie di passatella con le carabine, ma è anche un gioco livellatore, perchè man mano che bevi “nun ce coji più, ma tutti insieme, te fai un sacco de risate...”
va be'.
Finito il tiro alla vanga, altro ricco e abbondante caffè senza ulteriori aggiunte
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