Riproduzioni cruscotti di auto e moto d'epoca

[Crosman]

Un'altra foto ....

SCUSATE PER IL TORCICOLLO MA NON VUOLE SAPERNE DI GIRARSI

[Crosman]

Perbacco, io la vedevo girata di 90 gradi...boh...meglio così. :)

[ER-GROSSO]

No tutto perfetto.

[Crosman]

se ingrandisco io la vedo girata

[g14mp1]

Crosman strike back !!!
bellissimo !!!

[Crosman]

Grazie,

diventa sempre un poco più dura lavorare , col passare dei giorni e l'assottigliarsi delle mie disponibilità di materiali,

ma tengo duro e vado avanti, senza scendere a compromessi con la qualità.

se una volta per fare un pezzo facevo più prove, ora devo riflettere bene e al massimo mi concedo, quando possibile, un solo tentativo sbagliato, a volte neppure quello

ad esempio prendo ìn mano un pezzo da tagliare, tornire, fresare e mi dico : "Deve venire bene al primo colpo perchè non ce ne può essere un secondo"

e questa mia attitudine all'economia di guerra, si manifesta anche in altri aspetti del vivere quotidiano

ad esempio, da una vita prendo abitualmente vitamine , fermenti lattici, bevo succhi di frutta (ma ne consumo da sempre molta fresca, come vale per la verdura) e altri prodotti e/o alimenti utili alla salute

da un pò di tempo, divido le pastiglie in due e ne prendo mezza, per evitare di trovarmi senza

quando apro il frigo per bermi un bicchiere di succo, al secondo cui sono abituato, ora in genere rinuncio

anzichè i soliti due yogurth da 125 gr. ne mangio solo uno per volta (o divido in piccole porzioni il cestello da 1 kg.)

In officina istintivamente ho cominciato a raddrizzare i chiodi usati e li metto da parte come si faceva una volta, non scarto una lama o un disco da taglio fino a quando non è proprio finito, sfrutto la vernice fino all'ultima goccia, insomma cerco di far durare le scorte per non trovarmi poi a corto.

Noi ci scaldiamo con legna e pellet . del secondo abbiamo ancora una discreta scorta, ma ogni volta che vedo appena calare la catasta di legna, , rinnovo la scorta grazie al nostro bosco, quasi l'inverno dovesse durare in eterno.

passerà, dai, ma certo non è una passeggiata.

[g14mp1]

già.. ti capisco perfettamente, in quanto sono così anch'io, il concetto di "buona la prima" l'ho nel sangue…
cerco sempre di ottimizzare tutto, dalle risorse al tempo, in tutto ciò che faccio.
fino a 3 anni fa, prima che l'artite compromettesse l'uso delle mie mani, suonavo ancora in un gruppo blues,
quindi come si può intuire il "buona la prima " è obbligatorio.

saluti giampi

[Crosman]

Oggi ad esempio sto tribolando su un particolare che solo un paio di settimane fa, a blocchi già iniziati , avrei potuto risolvere in un battibaleno.

In pratica, non avendo più alluminio dello spessore adatto a realizzare il classico coperchietto (ghiera) che va al centro del volante e in cui si incastra il pulsante del claxon, sto provando a farlo da una lastra di acciaio inox spessa quasi 3 mm, ma il mio tornio rudimentale, vibra e ansima

ma non demordo, se almeno il materiale che ho ordinato (e pagato ovviamente in anticipo quasi un mese fa) si decidesse ad arrivare., mi risparmierei questo macello..

oltretutto se mi dovessi far male nel lavorare, col cavolo che mi recherei al pronto soccorso,

piuttosto, come ho già fatto anni fa trovandomi in alta montagna dopo essermi procurato una profonda sull'avambraccio destro con la MTB, mi cucio un'altra volta da solo ...

in quell'occasione la sera, in ospedale i ragazzi del pronto soccorso (che pure già mi conoscevano come una sorta di grizzly mezzo matto) erano inorriditi vedendo che avevo usato il filo di rame recuperato da uno spezzone di cavo elettrico di una baita, ma almeno adesso avrei a portata di mano materiali meno rustici, oltre che una moglie abile con ago e filo !

P.S. Tra le varie che porto sul corpo, la cicatrice di quella volta è notevole, e ancora oggi motivo di scherzi tra gli amici.

[ER-GROSSO]

Ecco, il vero MacGyver del forum. Beh! Se uno non ha le cose di pronto soccorso ci si arrangia.

[Crosman]

A dire il vero l'affettuoso nomignolo che mi hanno affibbiato i "vicini" quando mi sono trasferito in questo piccolo podere sperduto in mezzo alla campagna, era ispirato a un personaggio più forzuto e un filo meno "tecnico" del simpatico scienziato a tutto tondo che interpreta McGyver

quello invece era il soprannome di mio suocero, mancato pochi anni fa, e che era davvero un uomo dalle mani d'oro, capace com'era di riparare qualsiasi cosa con una pinza e un cacciavite.... con la stessa disinvoltura con la quale al massimo io riesco a spezzarla a mani nude !

vedendo un omaccione in mimetica correre per i boschi per chilometri anche col tempo più infame ( in quel l periodo dovevo assolutamente superare un test fisico piuttosto impegnativo e dato che uscivo da un brutto infortunio con la moto, avevo giusto tre settimane per recuperare la forma fisica necessaria) una decina di anni fa uno degli amici che mi sono fatto in Maremma mi ha apostrofato come "Rambo" e quello mi è rimasto.

Mi ero sottoposto a una routine massacrante, fatta di una uscita in bicicletta all'alba e una il pomeriggio di corsa a piedi , inframmezzate da lunghe sedute di ginnastica a corpo libero e coi pesi. E questo per cinque giorni di fila, poi un giorno di riposo e di nuovo si ricominciava.

Mio figlio minore , che in quegli anni faceva boxe quindi era piuttosto allenato, mi aveva accompagnato in due o tre uscite, ma poi aveva gettato la spugna dicendo che ero completamente matto !

Ed in effetti un pò credo di esserlo sempre stato.


Tornando alla lavorazione del pezzo, ovvero del coperchio al centro del volante, penso di aver trovato il modo, ho tagliato con il seghetto alternativo un tondo da una lastra di alluminio scovata in un angolo del laboratorio , un ritaglio talmente piccolo che in certi punti il margine rispetto al pezzo da tagliare era di pochi mm.....

prima avevo tracciato con un compasso il tondo su un pezzo di carta autoadesiva , in modo da avere una traccia ben visibile da seguire.

Il pezzo appena tagliato presentava una rotondità secondo me ai limiti della decenza e forse meno (tradutto nel linguaggio della mia signora "A me sembra perfetto !" )

a quel punto , nel foro in centro ho infilato uno spezzone di barra filettata da 6 mm con due dadi e controdadi sui due lati e ho infilato il tutto nel mandrino del trapano a colonna, mettendomi a riprendere con lima e poi nastro di tela vetrata le irregolarità

poi, una volta protetto l'alluminio da eventuali graffi con nastro da carrozziere (che aiuta anche a segnare il centro dei fori del giro bulloni usando il volante come dima) ho praticato i fori per le sei viti...per ora non del diametro definitivo dato che sulle viti sono ancora in stand-by

adesso penso al mozzo del volante, che tra l'altro ho deciso di verniciare con le razze nere (su consiglio di un amico collezionista ed esperto di auto) e poi una volta completato quello riprenderò in mano il coperchio per completare la "lamatura" (o meglio il foro a sezione tronco-conica) nella quale andranno ad alloggiare le teste delle viti, in parte o del tutto a secondo del tipo scelto.

il pezzo comunque è già lucidato a specchio

A risentirci stasera, amici.

[ER-GROSSO]

Si Crosman, non volevo disturbare Rambo, per una semplice ferita al braccio curata con il misero cavo elettrico. Mi sembrava troppo sbilanciato verso di te il confronto.

[Crosman]

Anche perchè se sui quarant'anni Stallone forse era più belloccio e anche muscoloso grazie ai "bombardoni",

adesso direi che sono invecchiato decisamente meglio io, che ho sempre messo su massa in modo naturale, sgobbando in palestra e mangiando sano, a sessanta anni lui se lo sognava un viso senza una ruga, e adesso a settanta sembra mio padre

[Crosman]

Tornando ad argomenti meno frivoli, ecco il volante con le razze e la parte centrale dopo una carteggiata, un paio di mani di fondo e due di nero opaco

il pezzo al centro che luccica è quello tornito alla buona ....

ora devo solo realizzare il badge con il marchio Alfa Romeo per il pulsante del clacson

e dare un pò di lucido nero alla parte in pelle, che ha risentito oltre che dell'età (si tratta di un volante trovato fortunosamente , tenuto bene ma che aveva pur sempre 50 anni...) anche della nastratura fatta per proteggerlo durante la verniciatura, ma nulla che non si possa risolvere con un pò di olio di gomito e il prodotto giusto

N.B. E' solo appoggiato e le viti giusto infilate nelle sedi ma senza avvitare nulla, per cui le varie parti non sono centrate una rispetto all'altra, difatti si intravede sotto al volante il mozzo spostato rispetto sia a quest'ultimo che al coperchietto frontale


Adesso mi rilasso un pò e mi preparo alla cena, che qui arriva piuttosto presto, dato che ci alziamo e andiamo a letto con le galline (come orario )

[ER-GROSSO]

Ma mi domando quanto é grande il tuo magazzino per contenere il materiale? 2 vagoni merci sicuro.

[Crosman]

Macchè,

magazzino e laboratorio sono una casetta di quattro metri per quattro scarsi , in pratica sfiora i 16 metri quadri

dei quali però una buona parte è occupata dal banco da lavoro (che almeno ha cinque grossi cassetti e uno scaffale incorporato per stivare i pezzi di dimensioni medio piccole), trapano a colonna, scaffali , un mobiletto per colle e piccoli utensili, la stufa e poi pannelli di legno, alluminio, plastica, acciaio e altri materiali appoggiati ad una delle pareti

ho sfruttato lo spazio anche in altezza, con dei tubi appesi a una delle pareti per riporre i pezzi più lunghi e mensole tutto intorno ma poste ad una certa altezza, in modo da non sacrificare ulteriormente lo spazio calpestabile

inoltre ho tre cassoni in plastica da giardino per i materiali che non soffrono l'umidità e di utilizzo meno frequente

e poi una stanza di casa (quella ex cantina che ho recuperato) è stata adibita a magazzino dei cruscotti in lavorazione , al materiale in transito e come "alleggerimento" del laboratorio , in modo da non dover tirar fuori un sacco di cose quando si inizia a lavorare il mattino e poi rimetterla a posto quando si finisce la sera, come sono stato costretto a fare per mesi, quando non avevamo la stanzetta extra....

casa nostra arriva a malapena a 40 metri quadri in tutto, e il laboratorio, come dicevo, è un minuscolo chalet che abbiamo tirato su con le nostre mani lavorando come dei pazzi per due settimane


La fortuna è che il clima mite e un paio di banconi allestiti riciclando del bancali e lamiere inox recuperate quando ho aiutato un amico a demolire una cella frigorifera, mi permettono di lavorare molto all'aperto

La nostra, in fondo, era già per certi versi una economia di guerra prima del Coronavirus, per cui adattarci rispetto a molti conoscenti abituati alla vita comoda, è stato relativamente più facile..


Uscivamo già molto poco anche prima , l'isolamento per noi era stata una scelta meditata e cercata da tempo,
orto, galline e risorse della terra facevano già parte del nostro vivere quotidiano, caratterizzato da scelte rustiche, oserei dire spartane.

la spesa la facevamo già per almeno 15 giorni per volta, a volte anche di più

Nel mio caso, facendo poi la stagione lavorando di notte e quasi del tutto senza giorni di riposo per sei mesi, uscire sarebbe stato difficile,


per cui anche se la stagione è saltata, la mia vita oggi è molto simile a quella che facevo solitamente da marzo a settembre

lavoro per 9-10 ore come minimo, se capita anche di più , poi mi rilasso con qualche passeggiata (ma restando sempre nell'ambito della nostra terra, in pratica in giardino, solo che è vasto quattro ettari), leggo , dormo, sto con mia moglie e il nostro cagnone

qualche buon film e le giornate passano

Mi ritengo una persona fortunata ad aver fatto questo tipo di scelta prima che accadesse tutto questo,

e se non ci fossero tante persone che in questo momento perdono la vita e soffrono, potrei essere anche un uomo felice.

Credo che la moderna società consumistica , passata la crisi dovrebbe essere ripensata dalle fondamenta. Ma dubito che questo finirà realmente per avvenire, almeno non nel modo profondo , radicale e continuativo come dovrebbe essere .

L'uomo, a mio avviso, è il solo animale che impara pochissimo dai propri errori. E tende addirittura a ripeterli.

Può darsi che dipenda proprio da quella che , in modo un tantino arrogante, abbiamo sempre definito la nostra intelligenza superiore.

Che anzichè venire utilizzata solo a scopi positivi, viene molto spesso asservita al tentativo di trovare una giustificazione alle immani cazzate che intere popolazioni (sotto la guida altrettanto scellerata dei loro capi) puntualmente compiono.

Un animale, se fa una cosa che nel breve e medio termine comporta danni ed inutili sofferenze non solo per gli altri esemplari del branco ma anche per se stesso, evita semplicemente di farla.

E non tende ad attribuire sempre ad altri la colpa dei propri errori. Quindi non li ripete.

Ma a noi fin da bambini hanno sempre ripetuto che "noi siamo più intelligenti"....

Invece osservando gli animali , specialmente quelli selvatici, o quelli che pur essendo virtualmente "domestici", come il nostro pastore maremmano, hanno conservato molte caratteristiche ataviche senza farsi "infinocchiare" dagli agi che offre la compagnia ma anche la servitù dell'uomo, mi sono accorto da parecchio tempo che loro la sanno molto più lunga di noi.

Nel corso delle frequenti escursioni notturne nei boschi che facevo abitualmente con il nostro Max, all'inizio mi ero reso conto che, pur essendo in teoria abituato a muovermi al buio nella natura, rispetto a lui ero un povero inetto.

Ero maldestro, rumoroso, un autentico disastro. Poi piano piano qualcosina da questo animale stupendo , forte ed autosufficiente, ho iniziato ad impararlo. Vederlo cacciare , poi, è una lezione impagabile.

Loro oltretutto sanno sempre cosa fare quando c'è un problema. Noi molto spesso no.

Nel corso della storia, ci siamo dovuti dotare di mille supporti per compensare le nostre crescenti lacune psico-motorie, che ise prendi come "soggetto da laboratorio" per un test di sopravvivenza in ambiente ostile un cittadino medio, sono enormi anche rispetto a quelle di un fagiano.....il che è tutto dire.

I nostri antenati certo non saprebbero destreggiarsi con un computer, ma lasciati in mezzo a una foresta senza viveri e altri generi di conforto, saprebbero sopravvivere. Un broker di borsa invece camperebbe poco.

Per questo vado tanto orgoglioso del fatto che la gente mi consideri un tipo selvatico.

La mia fissa del "Preper" e del "Survival" ora non fa più ridere gli amici come avveniva in un tempo neppure troppo lontano.

Alcuni chiedono a me e a mia moglie come fare a cambiare la propria vita, lasciare il lavoro tranquillo in città e trasferirsi "in mezzo al nulla", abituandosi ad essere il più possibile autosufficienti...ma credo che tanti buoni propositi , una volta passato questo brutto momento, siano destinati a rimanere tali.

E pensare che non ci vuole un fisico da Rambo o chissà quale predisposizione,

basta pianificare seriamente il cambiamento.
Poi provare ad applicarlo in modo neppure troppo graduale (fidatevi: il taglio è meglio che sia netto, per vedere subito gli aspetti negativi e non vivere di sogni ma calarsi tutti interi in un un nuovo stile di vita) ma dopo aver predisposto un "Piano B" qualora le difficoltà risultassero eccessive rispetto alla nostra determinazione.

Nel caso nostro, il "Piano B" oltretutto non ce l'avevamo neppure. Quando ho chiuso la mia attività, pagati fornitori e il resto, in pratica non avevo più nulla. Da benestante mi sono ritrovato nullatenente. E con me mia moglie , che era socia alla pari.

Ho fatto lavori non solo duri - cosa che non mi ha mai spaventato- ma considerati anche umilianti per diversi mesi, quasi un anno, pagato male da gente che non augurerei di avere come datore di lavoro al mio peggior nemico e lo stesso mia moglie, prima di trovare qualcosa di meglio.

Quando tutto sembrava tornare piano piano a girare per il giusto verso, dopo tre anni un raccomandato mi ha soffiato un posto che, anche a detta dei colleghi, avevo strameritato,
così ho dovuto ricominciare da zero per l'ennesima volta.

Non era certo la prima, ma in pochi anni era la seconda volta in cui, per un evento che sfuggiva totalmente al mio controllo ed esulava pure dalla mia responsabilità (il mio diretto superiore per poco non perse a sua volta il posto , per aver preso strenuamente le mie difese in quell'occasione), il mondo mi crollava in testa.

Ma siccome piuttosto di arrendermi crepo, e come dice scherzosamente mia madre, a me non mi ammazza neanche il gas, sono ancora qui.

Perdonate la disgressione, si vede che a parte mia moglie era arrivato il momento di condividere qualcosa che a pensarci bene non ho mai confidato a nessuno. Anche ai miei genitori, ho raccontato i guai che avevamo passato solo una volta che ne eravamo usciti, e omettendo i dettagli più forti per evitare di farli preoccupare inutilmente.

Selvatico dentro.

[ER-GROSSO]

Fortunato che dire.