Quando i fiori erano bambini
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Re: Quando i fiori erano bambini
... mi avete fatto venire anche a me un nodo alla gola ... che vi possino ....
... ma possibile che siamo diventati così vecchi? ... eppure dentro di me ho ancora tanta voglia e tanto entusiasmo di divertirmi come allora ...
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Re: Quando i fiori erano bambini
......mani appena lavate, tutti a tavola con ancora i sassolini in tasca pazientemente selezionati, per la "mazzafionda" , comunemente conosciuta come fionda !!!tri.ma ha scritto:calzoni corti, polvere, e sempre ginocchia sbucciate, poi a un certo punto tutti a casa che la cena e' pronta e papa' e' tornato....
Che tempi, con tanto poco credevi di avere chissa cosa !!!
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"Non si smette di giocare quando si diventa vecchi, si diventa vecchi quando si smette di giocare"
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- serafino1
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Re: Quando i fiori erano bambini
e che dire della tv, le comiche mute in bianco e nero, e quando mancava la corrente tutti insieme amici e parenti con la candela
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Re: Quando i fiori erano bambini
io ho dei ricordi che non so quanti di voi hanno, risalgono ai primi anni 60, non ancora andavo a scuola
nella via dove abitavo (sempre nel paesino abruzzese) eravamo gli unici a possedere un televisore e la sera, in particolare il giovedi con Mike Bongiorno, venivano i vicini, portandozi le sedie da casa, a vedere la TV,
... c'era solo il primo canale che allora si chiamava "il Nazionale"
nella via dove abitavo (sempre nel paesino abruzzese) eravamo gli unici a possedere un televisore e la sera, in particolare il giovedi con Mike Bongiorno, venivano i vicini, portandozi le sedie da casa, a vedere la TV,
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Pietro
Al mondo ci sono solo 10 tipi di persone: chi comprende il sistema binario e chi no
.... se la tecnologia dovesse eliminare la carta spero di non dovermi pulire il con un iphone
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- tri.ma
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Re: Quando i fiori erano bambini
la bottega di alimentari davanti a scuola che faceva le pagnottelle con la cioccolata tagliata a fette dai blocchi stagnolati, c'era anche la bicolore, robba di lusso....
oggi le comiche che si vedevano a casa prima di pranzo appena tornati da scuola....
la TV dei ragazzi dalle 17:00 in poi, con, tra gli altri, Febo Conti.... chissa' chi lo sa... ecc ...
alle volte a scuola c'erano i doppi turni, quindi anche pomeridiani, all'epoca se facevano na cifra di figli, quindi in caso di turno pomeridiano, la programmazione del film alla RAI alle 09:00, c'era solo quella, in occasione della fiera di Roma...
e poi ce volemo mette CAROSELLO....
oggi le comiche che si vedevano a casa prima di pranzo appena tornati da scuola....
la TV dei ragazzi dalle 17:00 in poi, con, tra gli altri, Febo Conti.... chissa' chi lo sa... ecc ...
alle volte a scuola c'erano i doppi turni, quindi anche pomeridiani, all'epoca se facevano na cifra di figli, quindi in caso di turno pomeridiano, la programmazione del film alla RAI alle 09:00, c'era solo quella, in occasione della fiera di Roma...
e poi ce volemo mette CAROSELLO....
le BOMBE sono come i funghi velenosi, mi piacciono da morire
- GOTEMPNO
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Re: Quando i fiori erano bambini
..ricordi belli , di un periodo indaffarato...mai un minuto libero,,,e se me lo riservavo dovevo imboscarmi tra la '' persiana '' ed il muro del balcone del palazzone milanese dove abitavo al quarto piano: nascostissimo...
a leggere le tigri di mompracem...che se mi avessero intravisto dal cortile sottostante erano urlacci x farmi scendere , ma senza Libro: non era cosa...nulla si potreva fare che non fosse collettivo.
i tubi di alluminio rubati al mobiliere confinante diventavano subito cerbottana e venivano rispettate solo le pagine dei tex: qualsiasi altro supporto cartaceo reperibile , specialmente se patinato , veniva trasformato abilmente in '' petrioli'' ...semplici per le scaramucce amichevoli... e guarniti di spilli in punta per...il pest control.
poi le bici...regolarmente con giu' la catena, poi i motorini...e le cannette da rigide , col tempo , erano divenute flessibilissime ...e le jaguar sul viale venivano prosciugate in stereo dai due tappi del serbatoio...quanta ne ho bevuta.
il morini smanettava a costo zero.
i poveri non pagano.
stava scritto su di un casco.
inutile in moto...poi fuori da scuola e nelle piazze del '70 invece (quasi) indispensabile...ma da quel punto in poi inizia la Realta'...prima era solo Sogno.
e come tutti i Sogni...sono l' unica Cosa che ti ricordi.
il seguito e' stato...Nulla ...o Troppo...ma dato che dura tutt' ora...sicuramente funzionale ad uno scopo.
anche se ancora non ho scoperto qual' e'.
a leggere le tigri di mompracem...che se mi avessero intravisto dal cortile sottostante erano urlacci x farmi scendere , ma senza Libro: non era cosa...nulla si potreva fare che non fosse collettivo.
i tubi di alluminio rubati al mobiliere confinante diventavano subito cerbottana e venivano rispettate solo le pagine dei tex: qualsiasi altro supporto cartaceo reperibile , specialmente se patinato , veniva trasformato abilmente in '' petrioli'' ...semplici per le scaramucce amichevoli... e guarniti di spilli in punta per...il pest control.
poi le bici...regolarmente con giu' la catena, poi i motorini...e le cannette da rigide , col tempo , erano divenute flessibilissime ...e le jaguar sul viale venivano prosciugate in stereo dai due tappi del serbatoio...quanta ne ho bevuta.
il morini smanettava a costo zero.
i poveri non pagano.
stava scritto su di un casco.
inutile in moto...poi fuori da scuola e nelle piazze del '70 invece (quasi) indispensabile...ma da quel punto in poi inizia la Realta'...prima era solo Sogno.
e come tutti i Sogni...sono l' unica Cosa che ti ricordi.
il seguito e' stato...Nulla ...o Troppo...ma dato che dura tutt' ora...sicuramente funzionale ad uno scopo.
anche se ancora non ho scoperto qual' e'.
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- tri.ma
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Re: Quando i fiori erano bambini
la bici che gli si cambiava il copertone solo quando si incominciava a vedere la camera ad aria arancione.....
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- Michelangelo Merisi
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Re: Quando i fiori erano bambini
tri.ma ha scritto:pane, olio e sale, merenda.....
Miiinchia...
in cortile c'era zia Gilda. Era una vedova napoletana, non era parente di nessuno di noi, ma la chiamavamo tutti "zia"...Viveva con due sue "nipoti" che ricevevano un sacco di amici,e mia nonna a spiegare che facevano le sarte e andavano da loro i signori a farsi mettere a posto l'orlo dei pantaloni...
Ci ho creduto fino alla seconda media...
Ci preparava dei meravigliosi panini con sale, pomodoro e olio di oliva, che ancora oggi me li sogno...
una sera scoprii il sesso osservando la statua della vittoria che ancora oggi si vede, a seno nudo con in mano un'elica, sulla statale che collega Caravaggio a Mozzanica.
C'era Annamaria, detta "navescuola", una ragazza un paio d'anni più grande di noi,con qualche disturbo mentale, leggero, ma a noi piaceva: la legavamo ai pali dell'enel nei campi: noi eravamo i Sioux, lei una donna indiana che si era resa impura perchè era andata con l'uomo bianco...
Oggi ha 40 anni e fa la perpetua in una chiesa poco lontano...quando la incontro ci facciamo tante di quelle risate al ricordo dei vecchi tempi...
Poi vado a casa, guardo la barba sui lati, si comincia da lì a diventar bianchi, mi viene un groppo in gola, tutte le cose che avrei voluto fare ma "NO, perchè non si deve"...ma poi mi sorge il "vaffanculo", e mi sa che sono stato fortunato.
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Re: Quando i fiori erano bambini
QUOTO:
anche i miei autovaffanculo sono sempre stati dei gran portafortuna...
riascoltandoli ''a posteriori''.
il fatto e' che se ti mandi autoaffanculo ''a priori'' la fortuna ti molla...
x scarsa propensione alla temerarieta'...
)))che strano...(((
anche i miei autovaffanculo sono sempre stati dei gran portafortuna...
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- nicola
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Re: Quando i fiori erano bambini
abbiamo raggiunto l'età che abbiamo, nel modo più naturale e fantastico che potevamo avere
erano gli anni del boom economico (non per tutti), e noi ragazzini eravamo scatenati più di un toro da rodeo, nulla ci faceva paura, incoscenza ? anche o soprattutto, lo dimostravano i giochi che ci autocostruivamo, tutti rigorosamente offensivi, dalla fionda all'arco con le frecce di ombrelli, il carrozzino, tavola di assi di legno con tre cuscinetti al posto delle ruote, ci si posizionava in cima ad una strada in discesa e via a rotta di collo, facendoci scansare dalle poche auto, la strada preferita era quella che portava al cimitero, un lungo rettilineo in discesa che terminava nel viale del cimitero al buio di sera, la sfida era arrivare fino in fondo al cancello e frenare coi piedi su di esso (la sfida alla paura) e poi uno di noi nella parte finale mentre stende le gambe per toccare il cancello, un piede gli rimane infilato in un anello (foro) che guarnivano lo stesso < aiuto, aiuto, mi hanno catturato i morti > e noi da grandi amici e paladini del prossimo che si fugge a gambe levate, tornando molto dopo per vedere cosa fosse successo
naturalmente io ero ritenuto il capo clan, percui tutte le colpe erano mie, gli altri erano angioletti, e io le buscavo sempre
se ci mettete che mia madre ostetrica, mio padre infermiere del paese e dell'ospedale, non potevo fare una scoreggia sul lato sud del paese che già lo sapevano sul lato nord
si usciva da scuola si gettavano le cartelle a mucchietti, per fare le porte e subito appariva un pallone e si giocava, prima che arrivassero i vigili urbani, poi un gran fuggi, fuggi
e oggi c'è gente che si permette di dire <alla tua età a giocare con i fucili ad aria compressa>
quei poveretti hanno vissuta una deprimente gioventù
10 ragazzi che sono cresciuti come fratelli, che come loro hanno litigato, riso, divertiti, ancora oggi ci si incontra almeno tre volte l'anno, per il piacere di stare insieme, (purtoppo uno è scomparso da poco), non esistono distinzioni sociali, religiosi, di classe, di ceto, o politici, siamo noi, amiamo incontrarci, ridere, scherzare, beffeggiarci, farci scherzi anche pesanti, ma nessuno si offende, nessuno ha la mosca sotto il naso o peli sulla lingua
questo è facile e di semplice comprensione, siamo i ragazzacci degli anni 60-70
erano gli anni del boom economico (non per tutti), e noi ragazzini eravamo scatenati più di un toro da rodeo, nulla ci faceva paura, incoscenza ? anche o soprattutto, lo dimostravano i giochi che ci autocostruivamo, tutti rigorosamente offensivi, dalla fionda all'arco con le frecce di ombrelli, il carrozzino, tavola di assi di legno con tre cuscinetti al posto delle ruote, ci si posizionava in cima ad una strada in discesa e via a rotta di collo, facendoci scansare dalle poche auto, la strada preferita era quella che portava al cimitero, un lungo rettilineo in discesa che terminava nel viale del cimitero al buio di sera, la sfida era arrivare fino in fondo al cancello e frenare coi piedi su di esso (la sfida alla paura) e poi uno di noi nella parte finale mentre stende le gambe per toccare il cancello, un piede gli rimane infilato in un anello (foro) che guarnivano lo stesso < aiuto, aiuto, mi hanno catturato i morti > e noi da grandi amici e paladini del prossimo che si fugge a gambe levate, tornando molto dopo per vedere cosa fosse successo
naturalmente io ero ritenuto il capo clan, percui tutte le colpe erano mie, gli altri erano angioletti, e io le buscavo sempre
se ci mettete che mia madre ostetrica, mio padre infermiere del paese e dell'ospedale, non potevo fare una scoreggia sul lato sud del paese che già lo sapevano sul lato nord
si usciva da scuola si gettavano le cartelle a mucchietti, per fare le porte e subito appariva un pallone e si giocava, prima che arrivassero i vigili urbani, poi un gran fuggi, fuggi
e oggi c'è gente che si permette di dire <alla tua età a giocare con i fucili ad aria compressa>
quei poveretti hanno vissuta una deprimente gioventù
10 ragazzi che sono cresciuti come fratelli, che come loro hanno litigato, riso, divertiti, ancora oggi ci si incontra almeno tre volte l'anno, per il piacere di stare insieme, (purtoppo uno è scomparso da poco), non esistono distinzioni sociali, religiosi, di classe, di ceto, o politici, siamo noi, amiamo incontrarci, ridere, scherzare, beffeggiarci, farci scherzi anche pesanti, ma nessuno si offende, nessuno ha la mosca sotto il naso o peli sulla lingua
questo è facile e di semplice comprensione, siamo i ragazzacci degli anni 60-70
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Re: Quando i fiori erano bambini
@gotempno
offtopic . dovevo telefonarti per le "patches" e gli adesivi del sito, ma ho perso il tuo numero, me lo arrimandi??
Thanks
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- gigionaz
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Re: Quando i fiori erano bambini
Un altro diversamente giovane (io).
Complimenti solidali.
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Gianandrea
Norconia b36 - Walther 4x32 - BSA 8-32x44
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- carabinabrowning
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Re: Quando i fiori erano bambini
Ueeeeeeeeeeeeeee, ci sono anch'io, che andavo in campagna col cavallo di mio nonno e gli fregavo la rotellina dell'aratro per correre in mezzo alla campagna e che puntualmente lasciavo fuori posto e le. . .imprecazioni di mio nonno; e la sera che si portavano gli animali all'abbeveraggio, con la scusa di portare gli asini, i muli, i cavalli all'abbeveratoio, con gli amici facevamo le corse a chi arrivava prima e ci dimenticavamo pure di abbeverarli, che tempi ragazzi. . .
Browning Battue Prima 30.06
Browning MK3 Hunter Fluted 30.06
Browning MK3 Eclipse 30.06
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CZ 550 Lux 30.06
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Browning B 25 Game Gun cal. 12
Marlin XT VR cal. 22
Beretta 390 Silver Mallard cal. 12
Baikal MP 153 Syntex cal. 12
Renato Gamba cal. 12
Bernardelli S. Uberto cal.12
Franchi Alcione cal. 12
Diana 460 Mag. 5,5
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Re: Quando i fiori erano bambini
col carrettino fatto con i cuscinetti a sfera bucai il cappottino nuovo: ando' a finire sotto il cuscinetto e ci si avvolse intorno
.... ricordo ancora le
.... ricordo ancora le
Pietro
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.... se la tecnologia dovesse eliminare la carta spero di non dovermi pulire il con un iphone
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- giehas
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Re: Quando i fiori erano bambini
caro nicola ,hai ragione da grandi giochiamo con i fucili a piombini,ma io con i fucili ad aria compressa a gommini e la famosa oklaoma ci giocavo pure da piccolo,quante fogli di carta ho ammazzato facendo finta che erano nemici,e le guerre fra gli amici sempre con i giocattoli a gommini, oddio da vicino e con i calzoncini corti facevano un po male pero' era troppo divertente, altro che giochi elettronici
massimo
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Re: Quando i fiori erano bambini
ma vi ricordate....quando si aveva a che fare con un cinquantenne, sembrava di avere a che fare con Matusalemme Ora che ci sto io non mi sembra di essere così vecchio, sarà vero o è solo impressione cioè....siamo vecchi
Ps noooooo!!! siamo diversamente giovani
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Mauri
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